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SSN, 470 milioni per nuove prestazioni essenziali: procreazione assistita e screening neonatale

venerdì 30 gennaio 2015, di Claudio Riccardi

Sarà una giornata cruciale, mercoledì prossimo, per la definizione della nuova lista delle prestazioni che il Servizio Sanitario Nazionale (SSN) potrà garantire ai cittadini italiani.

L’incontro previsto tra il Ministro della Salute Beatrice Lorenzin e gli assessori regionali servirà ad aggiornare i criteri di classificazione per i Livelli Essenziali di Assistenza sanitaria(LEA) e a definire la destinazione per i 470 milioni di euro che andranno ad incrementare le disponibilità economiche per il Fondo Sanitario nazionale. 

La misura rappresenta una risposta concreta al nodo della sostenibiltà posto dalle Regioni, che comunque rimangono in allerta e preoccupate per il taglio lineare di risorse, pari a 4 miliardi di euro, non ancora approvato ma tanto meno escluso dal Ministero. Il fondo aggiuntivo per i LEA rientra negli aumenti da 2 miliardi del Fondo sanitario nazionale previsti per quest’anno, per un complessivo di 111 miliardi.

Tecniche di procreazione medicalmente assistita (omologa ed eterologa), screening neonatale, vaccinazioni gratuite per varicella, pneumococco, meningococco e Hpv: questi alcune delle nuove prestazioni "tickettabili" per gli italiani, ma il Governo chiede anche minori sprechi e dunque la richiesta ai medici di effettuare diagnosi più appropriate. 

Nell’elenco delle nuove prestazioni nel Sistema Sanitario Nazionale entrano poi l’anestesia epidurale, e - sottolineatura importante - diverse tipologie di protesi evolute per le persone disabili, compresi scooter a 4 ruote, kit di motorizzazione per carrozzine e sollevatori. 

Da evidenziare anche l’inclusione nei Lea delle cure per endometriosi, delle indagini cliniche per la diagnosi della celiachia, di alcune malattie croniche e patologie rare. C’è spazio persino per i trattamenti di adroterapia oncologica (la cura dei tumori mediante l’impiego di protoni e ioni carbonio). 

Più prestazioni, ma anche maggiori controlli, che verranno demandati ai dipartimenti regionali: A loro il compito di verificare l’idonea corrispondenza tra prestazioni prescritte e diagnosi, lente di ingrandimento che verrà applicata per 160 prestazioni.

Criteri di appropriatezza verranno introdotti per gestire in maniera più funzionale il ricorso a day hospital, day surgery, ricoveri di lungodegenza e riabilitazione. Il potenziamento dell’assistenza specialistica di ambulatorio verrà bilanciato da una riduzione dei ricoveri diurni in ospedale, mentre il duplice accertamento diagnostico (gli esami reflex) verranno consentiti solo dietro necessario accertamento. 

Insomma, tanta carne al fuoco.

L’esito dell’incontro tra Governo e responsabili periferici passerà poi al vaglio del Ministero competenza, per poi passare alla Conferenza Stato Regioni.

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