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Risparmio gestito: perché agli Italiani non piace più

lunedì 5 settembre 2016, di C. G.

Italia, risparmio gestito in frenata. È ciò che emerge dai dati rilasciati in giornata da Assogestioni. Ma perché il risparmio gestito non piace più agli italiani?

I dati semestrali relativi al risparmio gestito in Italia hanno mostrato una raccolta di 28,4 miliardi di euro, una cifra notevolmente inferiore rispetto a quella registrata nel primo semestre del 2015. Nei primi sei mesi dello scorso anno - il periodo migliore dal 2003 - la raccolta relativa al risparmio gestito è stata pari a 96 miliardi di euro.

Ma perché il fronte del risparmio gestito ha subito questa brusca frenata nel primo semestre dell’anno? In particolar modo il rallentamento è da imputare ai dati del secondo trimestre del 2016, secondo i quali la raccolta ha toccato quota 935 milioni di euro, mentre il saldo è stato di 27,5 miliardi. La raccolta totale si è dimostrata comunque positiva grazie alle gestioni individuali, e la massa totale gestita ha toccato quota 1,871 miliardi di euro, cifra quasi da record. Vediamo allora tutti i dati semestrali relativi al risparmio gestito dell’Italia.

Risparmio gestito rallenta nel 1° semestre: i dati sui fondi

Come già accennato il risparmio gestito ha subito, nei primi sei mesi dell’anno, un rallentamento anche a causa di rendimenti meno stupefacenti rispetto allo stesso periodo del 2015. Vediamo tutti i dettagli della relazione rilasciata in giornata sul risparmio gestito e cerchiamo di capire le motivazioni della frenata che esso ha subito nel primo semestre dell’anno.

Secondo i dati semestrali appena rilasciati, i fondi aperti hanno registrato un rosso di un miliardo nel primo trimestre dell’anno e una raccolta netta di 12,3 miliardi nei primi sei mesi del 2016. Le gestioni di portafoglio hanno invece registrato, nei primi sei mesi dell’anno, flussi netti per 15,9 miliardi - con una evidente distinzione fra il primo trimestre (14 mld) e il secondo (1,9 mld). I fondi monetari hanno di poco evitato il rosso e hanno registrato una raccolta di 559 milioni - dato il primo semestre positivo per 7,7 miliardi e il secondo trimestre in negativo per 7,1 miliardi.

Sempre per quanto riguarda il risparmio gestito in ambito fondi, i dati semestrali hanno registrato un saldo negativo per gli azionari, con una raccolta negativa per 1,5 miliardi di euro. I fondi monetari, invece, hanno chiuso il primo semestre dell’anno con un rosso di più di 7 miliardi di euro. Più positivi i dati sul risparmio gestito riferiti a fondi flessibili, obbligazionari e bilanciati.

Secondo i dati sul risparmio gestito, i fondi flessibili hanno chiuso il primo semestre dell’anno con una raccolta di 7,8 miliardi di euro. Di questi, più di 4 miliardi sono stati ottenuti nel secondo trimestre del 2016. I fondi obbligazionari, secondo i dati sul risparmio gestito, hanno invece registrato una raccolta di 4 miliardi di euro - di questi, ben 3,6 miliardi sono stati raccolti nel secondo trimestre. Infine i fondi bilanciati hanno fatto registrare una raccolta di 1,5 miliardi di euro così divisi: 624 milioni di euro nel primo trimestre e 957 milioni nel secondo.

Risparmio gestito: i dati trimestrali sui gruppi

Per quanto riguarda i singoli gruppi, i dati di Assogestioni hanno preso in considerazione il secondo trimestre del 2016. Nel periodo citato il primo gruppo per flussi netti è risultato Poste Italiane (4,6 mld). Poi c’è stato Intesa Sanpaolo con 3,3 miliardi, e poi ancora Ubi Banca con 1,4 miliardi. Poco meno di un miliardo è stato infine raccolto da Amundi, Azimut e Anima.

I dati trimestrali sul risparmio gestito non sono stati altrettanto positivi per altri gruppi, a cominciare da Generali che ha chiuso il secondo trimestre dell’anno con un rosso di 9 miliardi - un dato che però non ha nulla a che vedere con i riscatti dei sottoscrittori ma riguarda “movimentazioni all’interno della compagnia” come afferma milanofinanza. Sono le operazioni infragruppo, come si legge in un comunicato del gruppo ad aver causato il rosso di 9 miliardi. In rosso anche Allianz a -0,5 miliardi e Axa a - 0,4 miliardi.

In sintesi, secondo i dati relativi all’industria del risparmio gestito nel primo semestre del 2016, la raccolta complessiva di fondi e gestioni è stata pari a 28,4 miliardi di euro, mentre il patrimonio al 30 giugno ha registrato più di 1.871 miliardi di euro, avvicinandosi ai massimi storici.

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