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Riforma pensioni, ultime notizie: esodati, Opzione donna e pensione anticipata, tutte le novità
giovedì 8 dicembre 2016, di
Il Senato ha dato il via libera definitivo alla riforma delle pensioni.
Nella giornata di ieri, infatti, si è concluso l’iter legislativo della Legge di Stabilità che è stata definitivamente approvata anche al Senato.
Sono state dunque tutte confermate le misure contenute nella manovra di riforma del settore previdenziale, così come approvate precedentemente alla Camera.
Il motivo del veloce passaggio al Senato della riforma delle pensioni è da rinvenirsi principalmente nelle dimissioni del premier Matteo Renzi: la crisi di Governo, infatti, ha reso necessario velocizzare le procedure di approvazione della manovra di stabilità.
Ad essere confermate, in particolare, sono state tutte le misure riguardanti la pensione anticipata, gli esodati, e Opzione donna; è saltata invece la possibilità di apportare dei correttivi ai provvedimenti, come richiesto dai lavoratori, che avrebbero portato all’estensione della platea dei beneficiari dell’ottava salvaguardia degli esodati o alla possibilità di cumulo con la gestione separata per Opzione donna.
Ecco la riforma delle pensioni come approvata per quanto riguarda esodati, Opzione donna e pensione anticipata.
Riforma delle pensioni: ottava salvaguardia esodati e Opzione donna
Con il passaggio della riforma delle pensioni al Senato, sono state dunque confermate le misure approvate già alla Camera per quanto riguarda l’ottava salvaguardia degli esodati e la proroga di Opzione donna.
Per quanto riguarda gli esodati, dunque, è stata confermata l’estensione della platea di coloro che potranno rientrare nell’ottava salvaguardia grazie allo spostamento dal 31 dicembre 2012 al 31 dicembre 2014 della data utile per l’ingresso nella mobilità: gli esodati che potranno beneficiare delle tutele predisposte dal Governo sono circa 30.700.
Confermata al Senato anche l’estensione alle lavoratrici donne nate nell’ultimo triennio del 1958 della possibilità di andare in pensione anticipata usufruendo di Opzione donna, qualora le stesse abbiano accumulato almeno 35 anni di contribuzione.
Riforma delle pensioni: pensione anticipata
Uno dei punti cardine della riforma delle pensioni appena approvata al Senato rimane la pensione anticipata. E’ stato confermato, infatti, il meccanismo dell’Ape: si tratta della nuova forma di anticipo pensionistico che consentirà ai lavoratori che abbiano almeno 63 anni di età e 20 anni di contribuzione alle spalle di andare in pensione anticipata grazie a un sistema di prestito pensionistico erogato dagli istituti di credito.
Variante dell’Ape è l’Ape social, la pensione anticipata pensata per determinate categorie di lavoratori in difficoltà (come ad esempio disoccupati, invalidi, addetti a lavori usuranti) che potranno uscire in maniera anticipata dal lavoro senza penalizzazione. Per poter usufruire dell’Ape social sono richiesti dai 30 ai 36 anni di contribuzione versata.