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Riforma pensioni: pensione anticipata, donne ed esodati, la proposta di Liberi e Uguali
lunedì 29 gennaio 2018, di
La campagna elettorale si fa sempre più intensa man mano che ci si avvicina alle elezioni, e prende sempre più forma il tassello delle proposte dei vari partiti.
Tutte le forze politiche in gioco stanno puntando molto della loro campagna elettorale sul tema delle pensioni: per quanto riguarda la previdenza, infatti, il nervo è ancora scoperto dopo l’innalzamento dell’età pensionabile predisposto dalla Legge Fornero nel 2011 e i correttivi e le misure approvate negli ultimi due anni non hanno lenito la delusione e la rabbia dei lavoratori.
A tal proposito anche Liberi e Uguali ha reso nota la sua proposta in tema previdenziale: più prudente rispetto a quanto annunciato dal centro destra, ma attenta alle esigenze delle donne, degli esodati e di tutti quei lavoratori fortemente penalizzati dai cambiamenti avvenuti negli ultimi anni.
Riforma pensioni: pensione anticipata, per Liberi e Uguali occorre rivedere la riforma Fornero
Sulla necessità di rivedere la riforma Fornero si era espresso Pier Luigi Bersani, esponente di LeU, che aveva sottolineato come sia oggettivamente difficile abolire la riforma del 2011 e come chi faccia promesse in tal senso le faccia sapendo di non poterle rispettare fino in fondo.
Pur non potendo promettere la cancellazione della legge Fornero, tuttavia, la necessità resta quella di rivedere tale legge, e rendere più eque le regole per andare in pensione.
Nel paragrafo del programma elettorale di Liberi e Uguali dedicato alle pensioni, il partito si impegna quindi a rivedere la legge,
"riarticolando il sistema delle uscite anticipate o ritardate per tipologie di attività, in base al carico di gravosità del lavoro svolto. L’eventuale superamento della soglia di età differenziata così identificata deve avvenire esclusivamente su base volontaria”.
Riforma pensioni: donne ed esodati, gli impegni di LeU
Tra coloro che sono stati maggiormente penalizzati dal brusco aumento dell’età pensionabile avvenuto nel 2011 ci sono senz’altro le donne e gli esodati.
Le donne, da sempre divise tra vita familiare e vita professionale, si sono viste privare anche della possibilità di accedere alla pensione anticipata grazie ad Opzione donna, il regime sperimentale che consentiva l’uscita a 57/58 anni di età e 35 anni di contributi e che, ad oggi, risulta conclusa al 31 dicembre 2015.
Tra i punti del programma di Liberi e Uguali c’è anche la proroga di Opzione donna, con necessaria stabilizzazione della stessa, e una valorizzazione della maternità nell’accesso alla pensione anticipata.
Il partito di Grasso, inoltre, si impegna a riprendere in mano la questione esodati (non risolta con le precedenti otto salvaguardie), chiedendo una nona salvaguardia che garantisca la risoluzione definitiva del problema.