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Riforma del catasto al via, cosa cambia? Dubbi sull’invarianza di gettito, possibili rincari fino al 180%

sabato 22 novembre 2014, di Valentina Brazioli

Riforma del catasto, si prosegue nel lento cammino che porterà a un vero e proprio stravolgimento nel calcolo per le rendite degli immobili: niente più vani catastali, ma solo la superficie in metri quadrati dei cespiti. Una differenza tutt’altro che tecnica: secondo l’Agefis, l’associazione dei geometri e fiscalisti, le stime dei nuovi indici ragguagliati al mercato fanno registrare aumenti complessivi fra il 30 e il 180 per cento.

I dubbi sull’invarianza di gettito

Infatti, nonostante la norma preveda al suo interno una clausola specifica sull’”invarianza di gettito”, molti esperti del settore si mostrano scettici su come il Governo intenda davvero metterla in pratica. Al momento, tutti i numeri sembrano far presagire l’ennesima batosta per i proprietari di immobili: a Roma, ad esempio, la rendita potrebbe aumentare di sei volte per un’abitazione principale di cinque vani e 90 metri quadri.

Le nuove rendite catastali e gli effetti su Imu, Tasi e Irpef

La rendita catastale non è un valore da prendere sotto gamba: è fondamentale perché costituisce la base di calcolo per l’imponibile Imu, Tasi e Irpef. Tradotto in cifre, secondo i calcoli di Federconsumatori e Adusbef, il correlato maggior esborso relativo alla tassazione sulla casa potrebbe arrivare fino a 230-260 euro l’anno.

Le nuove commissioni censuarie

Nonostante ciò, l’esecutivo sembra intenzionato a tirare dritto lungo la strada della riforma, sebbene difficilmente entrerà in vigore prima di cinque anni. Nel frattempo, sono state istituite le nuove commissioni censuarie locali: 106 in tutto, più quella centrale di Roma a supervisionare il tutto. Saranno loro a convalidare le funzioni statistiche determinate dall’Agenzia delle entrate che sono alla base della revisione degli estimi. La commissione centrale, invece, deciderà sui ricorsi delle Entrate e delle amministrazioni locali. Gli organismi dovranno insediarsi entro un anno.

Si attende, a questo punto, un altro decreto legislativo: quello sulle funzioni statistiche per il calcolo dei valori. Un ennesimo passo verso la riforma che dovrà essere compiuto in tempi piuttosto celeri, visto che a marzo scade l’anno di tempo che la legge delega fiscale ha concesso al Governo per provvedere.

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