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Riforma Senato Renzi: quali sono le novità? Lotta aperta sull’immunità
mercoledì 25 giugno 2014, di
Come sarà il Nuovo Senato, quello frutto della Riforma Renzi? Trovare un accordo per cambiare una delle due Camere del Parlamento non è certo cosa facile per il Premier promotore della svolta buona.
La battaglia più accesa riguarda certamente la questione dell’immunità dei senatori, su cui le forze politiche continuano con lo scaricabarile sull’emendamento firmato da Anna Finocchiaro e Roberto Calderoli.
Tra le varie voci del coro c’è quella del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Maurizio Lupi:
"Il tema non è l’immunità, ma è quello di fare le riforme. Sul nuovo Senato finalmente si passa dalla parole ai fatti per le riforme. L’accordo è stato raggiunto tra la maggioranza e alcune forze dell’opposizione. L’immunità è un tema legato alla funzione che il Senato deve avere. Se deve essere la stessa della Camera, oppure no, ne discuteremo a Palazzo Madama”.
E Renzi che ne pensa?
"La priorità è portare a casa la riforma del Senato nei tempi stabiliti, non impiccarsi alla questione dell’immunità. Se diventa un problema, si toglie”.
Come sarà il Nuovo Senato?
Questa è la domanda che i cittadini si stanno facendo per capire che ne sarà del bicameralismo perfetto, che si avvia verso lo stop. Quali sono le novità che l’entrata in vigore del disegno di legge potrebbe portare? Riassumiamo i punti principali:
- Camera e Senato: quali rapporti? La Camera resterà l’unica titolare del rapporto di fiducia con il governo, esercitando la funzione di indirizzo politico, quella legislativa e quella di controllo sull’operato del governo. Il Senato invece, rinominato Senato delle Autonomie, non darà più la fiducia al governo, ma svolgerà la funzione di raccordo tra lo Stato, le Regioni, le Città metropolitane e i Comuni;
- Poteri del Nuovo Senato: quali saranno? Le leggi saranno approvate dalla Camera, mentre il Senato, su richiesta di 1/3 dei senatori, entro 10 giorni, potrà richiedere un esame e proporre delle modifiche entro 30 giorni. La Camera, a cui spetterà comunque l’ultima parola, potrà decidere entro ulteriori 20 giorni. Le leggi relative a Regioni e Comuni dovranno essere votate a maggioranza assoluta dalla Camera nel caso di richieste di intervento dal Senato, che manterrà le attuali competenze legislative sulle riforme costituzionali, avendo inoltre i seguenti poteri:
– controllo sull’attuazione delle leggi, delle politiche pubbliche e della PA;
– potere nella fase di ricezione delle norme comunitarie e in quella ascendente prevista dal Trattato di Lisbona;
– i 100 senatori eleggeranno il Presidente della Repubblica, insieme ai 630 deputati e i 3 delegati di ogni Regione, e 2 giudici della Corte Costituzionale (la Camera ne eleggerà 3); - Composizione del Senato: quanti senatori? I senatori saranno 100 e resteranno in carica per lo stesso periodo in cui lo sono Comune e Regione, ovvero gli organi in cui sono stati eletti, rinnovandosi in concomitanza con le assemblee territoriali. 95 senatori saranno nominati dai consigli regionali (in rappresentanza di Regioni e Comuni), 5 (tra cui rientrano gli attuali senatori a vita) saranno invece eletti dal Presidente della Repubblica. Ogni Regione nominerà un senatore in base al proprio peso demografico:
– 74 senatori saranno scelti tra i consiglieri regionali;
– 21 tra i sindaci. - Immunità. Sul tema il dibattito è ancora aperto, ma la situazione attuale vede questo scenario: i senatori saranno coperti dall’immunità parlamentare, quindi protetti da intercettazioni, perquisizioni o arresti.
(fonte RaiNews)
Nella Riforma del Senato sono incluse anche le seguenti novità, non direttamente riconducibili al Nuovo Senato:
- le Province scompariranno dalla Costituzione;
- i consiglieri regionali non potranno guadagnare più dei sindaci;
- il governo potrà chiedere alla Camera l’approvazione di un disegno di legge entro 60 giorni;
- non potranno essere approvati gli emendamenti estranei all’argomento di un decreto durante l’esame parlamentare;
- la minoranza parlamentare (2/5 del Senato o della Camera) potrà richiedere un giudizio di legittimità preventiva della Corte Costituzionale prima dell’entrata in vigore di una riforma elettorale;
- il titolo V della Costituzione verrà riscritto. Torneranno di competenza esclusiva dello Stato temi quali il trasporto e la distribuzione nazionale di energia, nonché le grandi reti di trasporto di interesse nazionale.
Cosa ne pensano gli italiani?
In un sondaggio di due mesi fa ecco qual era l’opinione degli italiani.
