Home > Altro > Archivio > Reddito di cittadinanza M5S, ok dall’ISTAT: costerà 14,9 miliardi. (…)
Reddito di cittadinanza M5S, ok dall’ISTAT: costerà 14,9 miliardi. Approvazione imminente?
venerdì 19 giugno 2015, di
Il reddito di cittadinanza verrà davvero approvato e calendarizzato dopo più di due anni di dibattiti, polemiche e rinvii?
A un mese dalla marcia di Perugia-Assisi, a far tornare al centro del dibattito politico il tema del reddito di cittadinanza è il recente intervento di Giorgio Alleva.
Il presidente dell’istituto nazionale di statistica (ISTAT), nel corso di un’audizione alla Commissione Lavoro e Politiche Sociali del Senato, ha quantificato il costo della proposta cardine delle politiche di welfare del M5S in 14,9 miliardi.
Destinatarie del provvedimento sarebbero 2 milioni e 759 mila famiglie, il 10,90 % della popolazione residente, con un reddito inferiore alla linea della povertà (pari a 780 euro sulla base dei criteri Eurostat).
Il costo del reddito di cittadinanza promosso dai pentastellati veniva precedentemente stimato, invece, a 15,5 miliardi di euro sulla base del rapporto annuale Istat applicato alla situazione del 2012.
A ridurre l’entità della spesa è, in parte, il famoso bonus degli 80 euro che ha di fatto innalzato molte famiglie al di là della soglia prevista per l’applicazione del provvedimento.
Beppe Grillo e i Grillini esultano attraverso il blog del comico genovese: “il reddito di cittadinanza approvato dall’Istat” si legge in un post pubblicato subito dopo l’intervento del presidente Alleva.
E sempre dal blog si ritorna a chiedere a gran voce l’impegno del presidente del Senato Piero Grasso a mantenere la promessa della calendarizzazione del ddl sul reddito di cittadinanza entro tempi brevi.
Reddito di cittadinanza: qual è l’orientamento attuale dei partiti?
Com’è noto, il principale partito promotore della proposta del reddito di cittadinanza è il Movimento 5 stelle.
Strumenti diversi, ma simili nell’obiettivo finale di contrasto alla povertà crescente, sono stati proposti da tutti gli schieramenti politici.
Il dibattito delle ultime settimane ha visto due novità. La prima è la “regionalizzazione” della questione, con il Governatore Maroni e la Lombardia in testa; la seconda è rappresentata dalla proposta, peraltro subito stoppata da Bruxelles, di utilizzare fondi europei (il FSE in particolare) come fonte di finanziamento.
Reddito di cittadinanza: la calendarizzazione è un’ipotesi concreta?
Il dibattito sui requisiti e l’importo, si sa, è molto acceso.
Appare evidente, allo stato attuale, che le forze politiche di maggioranza difficilmente concederanno alle opposizioni un’occasione simile.
Un’eventuale calendarizzazione del ddl n. 1148 del M5S, così come del ddl n. 1670 di Sel sulla proposta alternativa di reddito minimo garantito potrebbe produrre seri rischi per il Governo. Stretto fra il dibattito sul post voto regionale, l’emergenza immigrazione e la gestione del caso Azzolini, l’Esecutivo si concentrerà verosimilmente su questi temi, spingendo verso l’ennesimo rinvio.