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Rc Auto: aumenti del 245% in 18 anni. Ma la liberalizzazione non doveva fare risparmiare?
sabato 1 giugno 2013, di
Adusbef-Federconsumatori hanno reso pubblici oggi i loro calcoli riguardanti le tariffe delle polizze obbligatorie RC con numeri che farebbero impallidire i migliori strozzini.
Dal 1994 al 2012 i prezzi hanno subito degli aumenti del 245% per gli autoveicoli e del 480% per moto e motorini.
Eppure in passato si diceva che la liberalizzazione tariffaria avrebbe calmierato i prezzi delle assicurazioni portando dei vantaggi concreti alle finanze dei cittadini.
18 anni dopo, siamo nella situazione opposta e ci troviamo in vetta alle classifiche europee in quanto a caro-prezzi per quanto riguarda le assicurazioni.
I calcoli
Un aumento del 245% per le tariffe delle polizze obbligatorie delle auto. Addirittura del 480% per quanto riguarda le due ruote. Sono questi i calcoli diramati oggi da Adusbef-Fedeconsumatori.
Prezzi cresciuti in modo esponenziale che hanno tra l’altro fatto crescere a 4,5 milioni il numero dei veicoli non assicurati.
Per quanto riguarda le auto, spiegano le associazioni:
“I costi medi delle tariffe in 18 anni, sono più che raddoppiati passando da 391 euro del 1994 a 1.350 euro nel 2012 ed ulteriori rincari di 35 euro stimati nel 2013, con una incidenza di valore di +1.385 euro ed una percentuale superiore al 250%.”
Ancora più drammatica la situazione di coloro che devono stipulare delle polizze per le due ruote sotto i 150 cc. di cilindrata. Il costo medio è passato da 98-121 euro del 1994, ai 670 del 2012. Un aumento del 480%, come abbiamo già detto.
Prima della liberalizzazione
Anni fa si credeva che la liberalizzazione tariffaria avrebbe portato dei vantaggi. Precentemente, sotto il regime dei “prezzi amministrati” i cittadini pagavano 700.000 lire, 361 euro per assicurare un’auto fino a 1.800 cc di cilindrata. Oggi le cose sono cambiate:
“Prima della liberalizzazione tariffaria del 1994, sotto il regime dei prezzi amministrati, i cittadini pagavano in media 700.000 lire, il controvalore di 361 euro per assicurare un’auto di media cilindrata fino a 1.800 Cc. Dodici anni dopo, nel 2006, il costo medio della stessa polizza per un auto di fascia media, non contando le punte estreme come la Campania, è lievitato a 868 euro, con un rincaro del 140,5 per cento, per passare a 1.250 euro nel 2012, con un aumento a 889 euro secchi (+190%) stimati nel 2013”,
spiegano Elio Lannutti, presidente Asusbef, e Rosario Trefiletti, presidente Federconsumatori.
Numeri alla mano, parliamo di cifre esorbitanti, una vera e propria escalation che sembra non avere fine.
Gli altri Paesi
Nel rapporto presentato dalle due associazioni, si fa anche un paragone con l’estero:
“In Italia la Rc Auto si mangia il 6,5% dello stipendio, il doppio della media Ocse e il triplo dell’Inghilterra”.
Questo quanto si legge.
Negli altri Paesi, gli aumenti ci sono stati, ma non hanno mai superato l’87%:
“negli altri Paesi Ue come Francia, Spagna, Germania, gli aumenti non hanno mai superato la soglia dell’87%."
L’ennesima anomalia italiana insomma.