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Rassegna Stampa Internazionale. Accordo Raggiunto tra USA e Siria. Chi sarà il prossimo governatore della FED?

sabato 14 settembre 2013, di Vittoria Patanè

Le prime pagine dei quotidiani odierni si concentrano nuovamente sulla questione Siriana. Stati Uniti e Russia, le cui posizioni fino a qualche giorno fa sembravano inconciliabili, sembrano aver finalmente trovato un accordo, accordo che prevedere anche la collaborazione della Siria. Se quest’ultima verrà meno ai patti, si procederà con un’azione militare.

Ma nel frattempo i mercati non si fermano e gli occhi rimangono tutti puntati sulla Federal Reserve. La fine del quantitative easing a quanto pare si avvicina, così come quella del mandato di Ben Bernanke. Chi lo sostituirà? Il toto-nomi continua.

Siria

Oggi non si parla d’altro che dell’accordo raggiunto tra americani e russi. Dopo tre giorni di intense trattative infatti i termini sembrano già chiari.
A spiegarceli è il Financial Times che scrive:

Secondo i termini dell’accordo, la Siria dovrà presentare alla comunità internazionale una lista completa di tutte le sue scorte. E tutto ciò entro una settimana.
L’ispezione da parte dell’Organizzazione per la Proibizione di armi chimiche sarà completata entro novembre.
Dovrà esserci una totale eliminazione di tutti i materiali e gli equipaggiamenti per armi chimiche entro la prima metà del 2014.
Se il Presidente Bashar al –Assad non rispetterà i patti, dovrà affrontare le sanzioni del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite.

Ma a questo punto arriva una parte un po’ oscura, come sottolinea CNBC news. Non c’è infatti un accordo su quale dovrebbe essere la reazione in caso di violazioni siriane. Obama potrebbe decidere di intervenire militarmente, mentre i Russi, per bocca del Segretario di Stato Sergei Lavrov continuano a respingere questa opzione.

Chi guiderà la Fed?

Intanto continua il dibattito su chi si siederà sulla poltrona di Ben Bernanke a partire dal prossimo anno. Il Wall Street Journal pare ormai sicuro: il prossimo presidente della Federal Reserve Sarà Lawrence Summers, anche se, nel corso dei giorni, comincia a formarsi un fronte contrario:

La prospettiva che Lawrence Summers diventi il prossimo capo della Federal Reserve si affievolisce. Un importante Senatore Democratico ha infatti affermato che voterà contro di lui, qualora il Presidente Barak Obama lo nominasse per guidare la banca centrale.
Il Senatore Jone Tester del Montana, considerato politicamente centrista, si unisce così ad altri Democratici della Commissione Bancaria del Senato che voteranno contro Summers.

Questo è quanto scrive il WSJ, prospettando quindi una strada in salita per l’ex direttore del Consiglio Economico Nazionale.

Le altre notizie

Ancora al centro dell’attenzione Twitter, dopo l’annuncio della quotazione in Borsa. Il Financial Times sottolinea come il gruppo stia cercando ti tenere sotto controllo la sua valutazione in vista della prima offerta pubblica, prezzandosi a 10.50$ nel corso di una transazione portata avanti questa settimana.

Al centro del dibattito anche le elezioni tedesche. Il 22 settembre si avvicina e se il famoso settimanale The Economist scrive chiaramente che Angela Merkel dovrebbe essere rieletta continuando a governare con l’attuale coalizione, gli altri giornali sono ormai sicuri: la cancelliera dovrà scendere a patti con i Social Democratici.

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