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La Procura apre un fascicolo sulla vendita del Milan, il club ormai nelle mani di Elliott?
giovedì 22 marzo 2018, di
Non basta la scalata alla Telecom al fondo Elliott che ora si prepara a prendere il controllo anche del Milan. Viste le sempre maggiori difficoltà economiche del presidente rossonero Yonghong Li, il passaggio del club nelle mani degli americani sarebbe ormai solo questione di tempo.
Oltre alla partita economica e finanziaria, per il Milan ora se ne potrebbe aprire anche una giudiziaria: la Procura di Milano ha aperto un fascicolo di indagine, dopo le tre segnalazioni sospette arrivate sul suo tavolino, senza che ci siano al momento però ipotesi di reati o indagati.
Il Milan al fondo Elliott?
Niente di nuovo, purtroppo, sotto il cielo rossonero. L’ufficialità del fallimento della Jie Ande, la società fiore all’occhiello di Yonghong Li, decretato dal Tribunale del Popolo di Shenzen era ampiamente nell’aria.
Il presidente del Milan quindi al momento ha la sua cassaforte di famiglia in liquidazione, denaro contante ormai terminato e anche le banche cinesi non sembrerebbero essere più disposte a concedere credito vista la problematica situazione patrimoniale.
Mr Li però ha delle ben precise scadenze da dover rispettare non solo nei confronti del fondo Elliott (a garanzia è stato dato proprio il Milan), ma anche verso il club per poter portare avanti la gestione ordinaria della società. Entro giugno infatti dovranno arrivare nelle casse rossonere 38 milioni.
Di questi, 10 milioni devono essere iniettati entro la settimana per poter far fronte alle spese correnti. Liquidità questa che al momento non sembrerebbe essere nelle disponibilità finanziarie di Yonghong Li.
Cosa potrebbe succedere quindi se il presidente non dovesse far fronte agli impegni presi? Il fondo Elliott a quel punto potrebbe versare lui il denaro necessario anche perché, visto il buon momento di forma della squadra di Gattuso, è più che interessato nel difendere l’investimento fatto quasi un anno fa.
Se dovesse essere Elliott a mettere i soldi, Yonghong Li vedrebbe aumentare ancora di più il suo debito nei confronti del fondo americano che a quel punto andrebbe a superare i 400 milioni compresi gli interessi.
Il destino di Mr Li di conseguenza sembrerebbe essere segnato: se non trova in queste ore almeno 10 milioni, gli americani potrebbero decidere di toglierlo dal timone del club anche subito, senza aspettare settembre che è il termine ultimo per la restituzione del prestito.
Una volta diventato il nuovo proprietario del Milan, il fondo Elliott metterebbe la società in vendita per rientrare dei soldi sborsati. Eventuali compratori a riguardo non dovrebbero mancare, ma prima bisogna risolvere la questione Yonghong Li.
La Procura indaga
Mentre si aspetta la ricapitalizzazione per far fronte alle spese ordinarie di gestione del club, la vicenda del tanto chiacchierato closing del Milan rimane sempre nel mirino anche della Procura di Milano.
Dopo le tante voci che erano circolate a riguardo, la Procura ha ufficializzato che è stato aperto un “modello 45”, ovvero un fascicolo dove anche se non ci sono ipotesi di reato o indagati sono state raccolte le tre segnalazioni arrivate dalla Guardia di Finanza.
Le segnalazioni sono una prassi quando gli organismi di controllo “sospettano o hanno ragionevoli motivi per sospettare che siano in corso o che siano state compiute o tentate operazioni di riciclaggio o di finanziamento del terrorismo”.
Vista la complessità del closing, la Procura starebbe ancora cercando di capire come agire. Non è da escludere però che venga fatta richiesta alla Cina di una rogatoria, un’eventualità questa che a quel punto farebbe scaturire un’ipotesi di reato.