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Primarie Pd: voto il 29-30 dicembre per scegliere i parlamentari

martedì 18 dicembre 2012, di Marta Panicucci

Si è tenuto ieri, nella sede di Roma del Pd, la riunione della direzione nazionale del partito che ha stabilito le regole per le primarie del 29-30 per eleggere i prossimi parlamentari del Pd. Dopo la grande partecipazione registrata alle primarie per la scelta del candidato alle elezioni politiche di febbraio, il Pd ha deciso di ricorrere alla consultazione popolare anche per la scelta dei suoi parlamentari.

Chi può votare e quando

Come già annunciato da Enrico Letta le primarie per scegliere i candidati democratici al parlamento si terrano il fine settimana del 29-30 dicembre, a seconda della regione di residenza. Saranno ammessi al voto tutti gli iscritti al partito democratico: chi ha già votato alle primarie per la scelta del candidato premier, ma anche chi non aveva rinnovano la tessera e adesso è intenzionato a farlo.

Chi si può candidare

Secondo il regolamento approvato ieri possono partecipare alle primarie tutti i parlamentari uscenti che sono esentati dalla raccolta delle firme. Gli altri, coloro che non sedevano già in parlamento, dovranno invece raccogliere firme pari al 5% degli iscritti su base provinciale o essere scelto nel “listino” a disposizione del segretario Bersani. Nel regolamento è stata anche inserita una norma che favorisca la parità di genere; è prevista, infatti, la doppia preferenza uomo/donna con l’obiettivo di garantire almeno il 33% della presenza femminile nelle liste. Salvo deroga concessa dal partito, non potranno candidarsi gli europarlamentari, i sindaci di città superiori a 5mila abitanti, assessori e consiglieri regionali.

Deroghe per i “rottamabili”

Sono 10 i veterani, o come direbbe Matteo Renzi i rottamabili, che hanno chiesto la deroga alla regola del partito seconda la quale non si possono candidare coloro che hanno già seduto in parlamento per tre legislature complete, cioè 15 anni. Nessuna sorpresa sui nomi: Rosy Bindi, Anna Finocchiaro, Beppe Fioroni, Franco Marini, Gianclaudio Bressa, Cesare Marini, Mariapia Garavaglia, Angelo Agostini, Giorgio Merlo e Giuseppe Lumia. La direzione nazionale del partito ha accolto all’unanimità la loro richiesta; i dieci quindi parteciperanno alle primarie, a meno che non rientrino nel “listino”.

Il “listino” di Bersani

Il segretario del partito Bersani, avrà a disposizione un 10% di candidature. Un “listino” formato da una cinquantina di nomi scelti nella società civile che dovrebbe comprendere eccellenze in vari ambiti, ma anche la candidatura di giovanissimi. In più il candidato premer sceglierà anche i capilista.

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