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Elezioni, confermato: Election day a febbraio. Accorpate politiche e regionali
venerdì 14 dicembre 2012, di
E’ praticamente ufficiale: le elezioni si terranno a febbraio, accorpate in un unico election day fissato per una domenica del mese, probabilmente il 17 febbraio. Come auspicato dallo stesso ministro Cancellieri, che ha confermato la notizia, sono state accorpate le elezioni politiche con le elezioni regionali previste per febbraio 2013. Che si potessero svolgere nello stesso election day le elezioni nazionali e quelle di Lombardia e Molise era già chiaro dalla scorsa settimana, quando si aspettava la decisione del Tar per poter accorpare anche le elezioni della regione Lazio. Di fatto, con la sentenza di ieri, il Tar ha annullato le elezioni per il cambiamento della giunta regionale del Lazio per il 3-4 febbraio, dando così al Ministro Cancellieri la possibilità di accorpare le elezioni 2013: “finalmente un bel election day per tutti” ha commentato il ministro.
Ricorso e decisione del Tar
La possibilità di accorpare le elezioni della regione Lazio alle altre in programma per febbraio 2013 arriva dopo una lunga battaglia di provvedimenti e ricorsi iniziata dopo le dimissioni del presidente della regione Renata Polverini. Annullando un provvedimento preso dal presidente dimissionario, il Consiglio di Stato avevo deciso che le elezioni si svolgessero la prima data utile (il primo fine settimana del mese), in modo che la regione tornasse ad avere una giunta attiva il prima possibile. Ma il ricorso del Movimento dei Cittadini, depositato dall’avvocato Pellegrini, arriva al Tar in seguito alla decisione di indire le elezioni per il 10-11 febbraio. La data, secondo i riccorrenti, non era conforme alla decisione precedentemente adottata dal Consiglio di Stato; infatti, il Tar dando ragione al Movimento dei Cittadini, aveva anticipato le elezioni al 3-4 febbraio. Ultima mossa, in questa partita giocata sulla regione Lazio, è il ritiro da parte del legale Pellegrini del suddetto ricorso. Così, ieri, prendendo atto della rinuncia dell’avvocato, il Tar ha decretato la fine degli effetti del proprio decreto, annullando di fatto le elezioni nel primo fine settimana di febbraio. A questo punto l’election day sembra dietro l’angolo. Resta solo da superare l’ultimo esame: il 18 dicembre la camera di consiglio dovrà esaminare la richiesta del Codacons di effettuare l’election day e accorpare quindi le regionali con le politiche.
Agevolare la raccolta delle firme
La data più probabile per l’election day resta, al momento, il 17 febbraio 2013. Mancano quindi poco più di due mesi alle elezioni; da qui la preoccupazione per i partiti e movimenti politici non presenti in parlamento. Il Quirinale ha sollecitato il governo a trovare una soluzione che permetta loro di raccogliere in tempo le firme per la presentazione delle liste, in modo che nessuno resti escluso solo per questioni di tempistica.
Ad essere toccati dal problema tutti i movimenti attualmente non rappresentati in parlamento: dal Movimento 5 stelle al Pdci, da Rifondazione comunista alla Destra di Storace fino ai radicali. Visto l’urgenza della questione il ministro degli Interni intende presentare un decreto da varare già la prossima settimana. Le soluzioni al problema potrebbero essere due:
- la riduzione delle firme richieste ai partiti non presenti in parlamento. Attualmente queste dovrebbero essere 120mila, ma si pensa ad un taglio di un terzo o un quarto.
- oppure che si ampli la platea dei movimenti esentati, inserendovi anche le liste che hanno rappresentanti eletti ad esempio nei consigli regionali.