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Prezzo del petrolio recupera, produzione USA ai minimi del 2013
venerdì 8 luglio 2016, di
Il prezzo del petrolio frena la discesa settimanale più dura degli ultimi 5 mesi grazie alla reazione degli investitori alla miglior discesa della produzione negli Stati Uniti dal 2013 contro un calo delle scorte al di sotto delle attese.
Dopo la notizia, il prezzo del petrolio è salito rapidamente dell’1.4%. Con l’avvicinarsi della sessione europea, il prezzo del petrolio Brent segna ora un rialzo dello 0.93% a 46.88 dollari al barile, mentre il WTI sale dello 0.62 a 45.49 dollari al barile.
Il prezzo del petrolio aveva perso circa il 4.8% dopo che i dati governativi di giovedì avevano mostrato una discesa delle scorte di petrolio di 2.2 milioni di unità, contro le previsioni per una discesa di 2.5 milioni e contro il calo di 6.7 milioni anticipato dall’American Petroleum Institute.
La produzione di petrolio negli Stati Uniti è scesa di 194.000 barili al giorno (-2.3%).
Il prezzo del petrolio è incastrato nel range $45-$51 al barile nel mese di giugno, dopo aver quasi raddoppiato la quotazione dai minimi di 12 anni toccati a febbraio grazie a vari stop alla produzione a livello mondiale e al calo della produzione statunitense.
La ripresa del prezzo del petrolio ha però spinto alcuni produttori negli Stati Uniti a riaprire degli impianti di perforazione, il che porta gli analisti a prevedere che la discesa della produzione rallenterà.
La discesa delle scorte di petrolio USA è senza dubbio un fattore rialzista per il prezzo del petrolio ma il dato è ben più basso rispetto a quanto anticipato dai dati dell’API, e questo in qualche modo ha deluso il mercato.
La produzione di petrolio negli Stati Uniti è scesa a 8.43 barili al giorno nella settimana conclusa il 1° luglio, ai livelli più bassi del 2014 - come riportato dall’EIA. Il numero di impianti attivi negli USA è aumentato nelle ultime settimane, come dimostrato dai dati della Baker Hughes.
Le scorte di greggio negli USA sono scese per la settima settimana consecutiva a 524.4 milioni di barili, ai minimi dell’11 marzo, secondo i dati dell’EIA. L’offerta è finalmente scesa dai massimi di 87 anni a 543,4 milioni di barili, livello segnato nell’ultima settimana di april
Altre notizie sul prezzo del petrolio:
- L’Argentina sta importando petrolio per la terza volta quest’anno, mettendo pressione al governo affinché riveda il prezzo del petrolio interno al Paese;
- Nonostante le scorte di petrolio e la produzione continuino a diminuire, l’EIA potrebbe stare sottovalutando l’output degli impianti di shale oil non propriamente completati - secondo gli analisti di Citigroup.