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Prezzo del petrolio in attesa della riunione dell’OPEC: arriva il taglio alla produzione?

venerdì 4 dicembre 2015, di Flavia Provenzani

I trader rimangono cauti in attesa della riunione dell’OPEC di oggi, venerdì 4 dicembre, della pubblicazione del report del mercato del lavoro USA con i Non Farm payrolls e del possibile aumento dei tassi di interesse negli Stati Uniti .

I prezzi del petrolio si avvicinano ad un chiusura mensile in ribasso del 10% nel mese di novembre, in cui l’eccesso di offerta non ha mostrato segni di rallentamento delle attività e in cui il dollaro statunitense più forte ha reso i contratti su strumenti denominati in USD più costosi per i titolari di altre valute.

Lo scenario a breve termine è però cambiato, con la delusione sulle dichiarazioni di Mario Draghi sul QE che ha portato l’Euro a sfiorare quota 1.10 contro il dollaro USA.

Petrolio, riunione OPEC: cosa aspettarsi?

Nonostante la maggior parte degli analisti non si aspettino l’OPEC tagli la produzione durante la riunione di oggi, venerdì 4 dicembre, in molti hanno capito che l’Arabia Saudita si sta spostando lentamente verso l’idea di lavorare su delle misure di sostegno dei prezzi con gli altri produttori di petrolio.

L’OPEC e la Russia potrebbero portare avanti "una sorta di tentativo coordinato per ridurre la produzione", ha detto Jonathan Barratt, responsabile degli investimenti presso Sydney Ayers Alliance.

"L’eccesso di offerta prosegue, ma credo possa invertirsi abbastanza velocemente data la variazione dei tassi di interesse negli Stati Uniti, il che causerebbe più domanda."

Ma i membri dell’OPEC hanno già messo in discussione le previsioni ottimistiche degli analisti.

Gli analisti si aspettano una crescita della domanda di petrolio dell’OPEC il prossimo anno con il diminuire dell’output degli produttori negli Stati Uniti, riducendo potenzialmente l’eccesso di offerta. La domanda di petrolio a livello mondiale è prevista crescere di 1,25 milioni di barili al giorno.

Il peso dell’OPEC sul prezzo del petrolio

I prezzi del petrolio si sono più che dimezzati da quando lo scorso anno l’OPEC ha preso la storica decisione di difendere la propria quota di mercato rifiutando di sostenere i prezzi attraverso dei tagli alla produzione.
Il presa di posizione è guidata dall’Arabia Saudita, sostenuta da altri membri dell’OPEC, ma continuano a crescere i dubbi circa la politica di gestione degli altri membri più in difficoltà, come il Venezuela.

I membri dell’OPEC con più potere cercheranno di far agire il cartello economico, anche se continua ad essere improbabile che il gruppo cambi la sua politica per la maggior parte degli analisti del petrolio.

I trader dovranno osservare attentamente anche l’uscita del Non Farm payrolls durante la sessione di venerdì. Un risultato sopra le aspettative potrebbe finalmente confermare il possibile aumento dei tassi di interesse il 15-16 dicembre durante la riunione della Federal Reserve.

I dati causeranno un’enorme volatilità sul dollaro, che a sua volta potrebbe causare una certa volatilità sui prezzi del petrolio a seconda dei movimenti del biglietto verde.

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