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Prezzo del petrolio verso $50, OPEC: il fair value è a $65

mercoledì 25 maggio 2016, di Flavia Provenzani

Prosegue il rialzo del prezzo del petrolio nella sessione di mercoledì, anche se ancora ben lontano dal suo fair value 65 dollari al barile -
secondo il ministro del petrolio del Qatar.

AGGIORNAMENTO: Il prezzo del petrolio sopra $50 ai massimi del 2016. Ecco perché non durerà

I futures sul prezzo del petrolio si muovono verso quota $50 al barile, mentre il greggio statunitense segna nuovi massimi di 7 mesi dopo che gli ultimi dati hanno mostrato una discesa oltre le attese delle scorte di petrolio negli Stati Uniti nel corso della scorsa settimana.

Il prezzo del Brent è in rialzo dello 0.34% a 49.80 dollari al barile, mentre il petrolio WTI scambia a 49.24 dollari al barile, dopo aver toccato ad inizio sessione i massimi dello scorso ottobre a $49.45.

Prezzo del petrolio vicino a $50, WTI ai massimi di 7 mesi

Le scorte di petrolio USA sono scese di 5.1 milioni di unità a 536.8 milioni la scorsa settimana, come segnato nella sessione di ieri dall’American Petroleum Institute, più o meno il doppio delle aspettative degli analisti.

Il prezzo del petrolio sta ricevendo una forte spinta al rialzo anche grazie al rally di Wall Street, alimentato dai dati da record sul settore immobiliare, che a sua volta alimenta le attese per un rialzo dei tassi di interesse della Fed nel mese di giugno.

Prezzo del petrolio: il fair value è a 65 dollari

Secondo il ministro del petrolio del Qatar, il fair value del prezzo del petrolio è a 65 dollari al barile. Questo incoraggerebbe gli investimenti nei mercati del petrolio in difficoltà e garantirebbe un per l’offerta di petrolio, spiega il ministro.

Il crollo del prezzo del petrolio degli ultimi due anni sarà il tema principale della prossima riunione dell’Organizzazione dei Paesi esportatori di petrolio (OPEC) a Vienna giovedì 2 giugno.

Il ministro del Qatar, Mohammed bin Saleh al-Sada, che attualmente è anche alla guida dell’OPEC, non ha escluso la possibilità di agire sulla produzione per poter portare al rialzo il prezzo del petrolio.

Ad aprile, la riunione del cartello che comprende 13 paesi esportatori di petrolionon è riuscita a concludersi con un congelamento dei livelli di produzione - dopo che l’Arabia Saudita si è rifiutata di partecipare all’ultimo minuto.
L’Iran aveva già comunicato la sua assenza poiché impegnato ad aumentare la produzione interna di petrolio per riportare l’output ai livelli pre-sanzioni entro la fine del 2016.

La ripresa del prezzo del petrolio attualmente in corso è “lenta ma costante”, commenta il ministro al-Sada said, che aggiunge che i fondamentali del settore energetico indicano che il prezzo del petrolio si sta muovendo nella giusta direzione.

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