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Previsioni per il 2014, ecco cosa dice il Financial Times

martedì 31 dicembre 2013, di Valentina Brazioli

Previsioni per il 2014, meno male che c’è il Financial Times. Ben distante dai classici oroscopi stilati di volta in volta dagli astrologi di turno, infatti, la testata economico-finanziaria britannica ha deciso, anche quest’anno, di impugnare la sua personalissima sfera di cristallo, e di elargire ai lettori una serie di previsioni riguardanti i principali avvenimenti che segneranno il 2014.

Ok, a onor del vero non proprio tutti-tutti i pronostici dello scorso anno si sono rivelati esatti (Angela Merkel non ha i Verdi come partner di Grosse Koalition, Mario Monti non è il nostro nuovo ministro delle Finanze, tanto per fare due esempi), ma gli esperti del Financial Times sembrano convinti di poter contare sui propri poteri divinatori e di predire con un certo margine di sicurezza cosa accadrà il prossimo anno. Ecco la lista.

La Banca d’Inghilterra alzerà i tassi nel 2014?

Sì. Per mantenere i tassi invariati allo 0,5 per cento nel bel mezzo di una rapida espansione economica come quella che sta vivendo la Gran Bretagna,sarebbe necessario un rapido miglioramento della produttività, più volte annunciato ma ancora sfuggente. La previsione del FT è quindi che l’Inghilterra sarà costretta ad alzare i tassi di interesse.

Saranno i partiti estremisti anti-Ue a vincere le elezioni europee?

Indubbiamente. Le elezioni europee di maggio offrono infatti tutte le condizioni ideale per una drammatica avanzate da parte dell’estrema destra, estrema sinistra e gruppi anti-Ue. Economie deboli, disoccupazione elevata, la disillusione verso l’UE e i partiti politici tradizionali, la bassa affluenza unita a un sistema proporzionale assicureranno agli anti-Ue oltre il 25 per cento dei seggi. Attenzione, in particolare, al Fronte Nazionale in Francia, al partito UK Independence in Gran Bretagna, Syriza in Grecia e al Freedom Party olandese.

Abenomics riuscirà a sollevare il tasso di inflazione del Giappone al 2 per cento entro la fine del 2014?

No. Tra gennaio e ottobre 2013, l’indice dei prezzi al consumo è aumentato dello 0,6 per cento, un’inversione della precedente tendenza deflazionistica , ma è improbabile che riesca a raggiungere e a mantenere il tasso del 2 per cento in poco più di un anno, soprattutto in vista della crescita dell’imposta sul consumo.

Chi vincerà la Coppa del Mondo?

L’esito di ogni Coppa del Mondo di calcio è sorprendentemente casuale, questo perché si tratta di un breve torneo. Il vincitore gioca, infatti, solo sette partite e nel corso di un lasso di tempo così breve, la fortuna gioca un ruolo enorme. Il Financial Times sembrerebbe puntare sul Brasile ma segnala anche l’appetibilità delle scommesse sull’Italia, data 28 a 1 da alcuni bookmaker.

Tra le altre previsioni del Financial Times, troviamo anche l’inaugurazione dell’era del turismo spaziale nel 2014, il prezzo medio del petrolio superiore ai 100 dollari al barile, il tasso di crescita della Cina oltre il 7 per cento, l’elezione di Narendra Modi a primo ministro dell’India, il no della Scozia al referendum sull’indipendenza e il calo del valore del bitcoin.

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