Home > Altro > Archivio > Prestiti in tempo di crisi: Quando le banche dicono "no". Ecco le forme (…)
Prestiti in tempo di crisi: Quando le banche dicono "no". Ecco le forme alternative di credito agevolato
giovedì 28 marzo 2013, di
Coloro che si trovano nella condizione di dover chiedere un prestito, in questo momento come non mai, incontreranno notevoli difficoltà. Il contesto economico in cui si trova l’Italia infatti, risulta davvero avverso per chi, imprese o famiglie, abbia bisogno di liquidità per portare avanti il proprio lavoro o per necessità personali. Ci troviamo di fronte ad una situazione doppiamente problematica: da una parte la continua crescita dei tassi di interesse che spesso scoraggiano in partenza il richiedente; e dall’altra un generale calo dell’erogazione da parte degli istituti bancari che chiedono garanzie sempre più restrittive.
Per far fronte a questa situazione, chi ha bisogno di liquidità, oltre alle offerte di prestiti personali e finalizzati, può rivolgere la propria attenzione anche verso forme di credito agevolato, spesso non considerate perchè poco conosciute.
Di seguito un breve excursus sulle principali forme di credito agevolato a cui è possibile affidarsi per ottenere la somma di denaro di cui si necessita.
Prestiti d’onore
Questi prestiti, introdotti con la legge 608 del 1996 e rivista col decreto legislativo 185 del 2000, sono destinati a coloro che vogliono aprire un’attività in proprio o in franchising. Il prestito d‘onore è rivolto soprattutto ai giovani, e prevede un finanziamento comprendente un 60% di capitale concesso a fondo perduto, più un rimanente 40% erogato sotto forma di prestito da restituire con un tasso agevolato. A provvedere all’erogazione dei prestiti d’onore è l’Agenzia nazionale per l’attrazione d’investimenti e lo sviluppo d’impresa Spa (Invitalia) che prevede agevolazioni finanziarie per lavoratori autonomi, microimprese, attività in franchising e percorsi di formazione universitaria o professionale per i giovani.
Prestiti con cessione del quinto
La cessione del quinto è un prestito rivolto a dipendenti pubblici, privati e pensionati. Questa tipologia di prestito è consigliata soprattutto a coloro che si trovano nella condizione di cattivo pagatore. Infattti il prestito con la cessione del quinto, prevede il decurtamento della rata mensile direttamente dalla busta paga del richiedente. E’ per questo motivo che la banca che eroga il prestito non chiede altre garanzie, se non il lavoro stesso del richiedente.
Prestiti senza busta paga
Si tratta di prestiti specifici per chi non possiede una busta paga e sono abbastanza difficili da ottenere visto che le banche chiedono proprio lo stipendio come garanzia per erogare il prestito. Chi vuole richiedere un prestito di questo tipo quindi deve fornire all’istituto altre garanzie, come una fideiussione o la firma di un garante, la presenza di un affitto percepito su immobile di proprietà o ancora la cambializzazione delle rate.
Prestiti INPDAP
Sono prestiti a tasso agevolato che l’INPDAP fornisce per rispondere a improvvise e urgenti necessità dell’iscritto alla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali.
Tale prestito si rivolge ai dipendenti e pensionati pubblici iscritti alla Gestione unitaria e viene concesso nei limiti delle disponibilità di bilancio previste annualmente. I prestiti devono essere rimborsati in 12, 24, 36 o 48 rate, costituite da una quota interessi e da una quota capitale.
Fondo di credito Nuovi Nati
Si tratta di prestiti agevolati per un importo massimo di 5.000 euro previsti dal Fondo di credito Nuovi Nati, istituito nel 2009 dall’Abi con il Governo per aiutare le famiglie che hanno avuto un figlio. Le banche e gli intermediari finanziari che aderiscono al Fondo applicano un tasso Taeg che non supera il 50% del tasso effettivo globale medio in vigore nel momento in cui viene concesso il prestito. Per ottenere questi prestiti bisogna presentare la domanda entro il 30 giugno dell’anno successivo a quello della nascita del bambino, compilando un apposito modulo. Una volta ottenuto il prestito deve essere rimborsato entro 5 anni, in rate da stabilire al momento della sottoscrizione del contratto oppure in un’ unica soluzione.
Microcredito
Si tratta di prestiti promossi da enti, fondazioni e istituzioni, che si fanno garanti dei prestiti attraverso bandi rivolti a determinate categorie di persone. Il microcredito si rivolge: a microimprese in fase d’avvio o già costituite con elevato rischio finanziario e con oggettive difficoltà di accesso al credito ordinario; a persone fisiche con evidenti difficoltà di accesso al credito bancario ordinario; a persone sottoposte a esecuzione penale ed ex detenuti, nonché conviventi, familiari e non, di attuali detenuti.
Social lending
Consiste in una forma di prestito tra persone che elimina la mediazione degli istituti di credito e permette ai privati di finanziarsi tra loro a tassi convenienti. La mediazione avviene tramite piattaforme vigilate dalla Banca d’Italia che mettono in contatto domanda e offerta. Il creditore ottiene buoni rendimenti e il richiedente gode di tassi vantaggiosi, in media inferiori di circa due punti percentuali rispetto a quelli chiesti da banche e società finanziarie. Al cliente viene assegnato un “rating” e in caso di inadempienza è prevista una procedura di recupero crediti. L’accesso al credito tramite social lending è più veloce ed è possibile anche per chi ha un lavoro precario.