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Pos obbligatorio dal 30 giugno: nessuna sanzione per chi non si adegua. Ecco le precisazioni del Mef

venerdì 13 giugno 2014, di Marta Panicucci

Il Ministero dell’economia e delle finanze ha fornito alcune precisazioni circa l’entrata in vigore delle norma che obbliga commercianti e professionisti ad accettare pagamenti con carta di credito sopra i 30 euro. L’obbligo entra ufficialmente in vigore il 30 giugno, ma secondo i chiarimenti del Mef coloro che non dovessero adeguarsi entro tale tale non dovrebbero incorrere in sanzioni.

Pos obbligatorio
L’Italia si distingue in Europa per l’elevato utilizzo del contante e il basso sviluppo degli strumenti elettronici per il pagamento. L’accelerazione alla diffusione di questi strumenti per il pagamento, secondo il Mef, può produrre effetti benefici per i consumatori, le imprese, le amministrazioni pubbliche e l’economia nel suo complesso perché incide sull’uso del denaro sommerso.

L’obbligo di dotarsi del pos obbligatorio, al fine di favorirne lo sviluppo sul territorio nazionale, nasce dall’articolo 15, comma 4 e 5, del decreto sviluppo-bis del 2012. La decorrenza, inizialmente fissata al primo gennaio 2014, è stata poi differita al 30 giugno dal decreto milleproroghe di fine 2013. Il decreto stabilisce che "i soggetti che effettuano l’attività di vendita di prodotti e di prestazione di servizi, anche professionali, sono tenuti ad accettare anche pagamenti effettuati attraverso carte di debito". L’obbligo di accettare pagamenti con il Pos scatta per le spese oltre i 30 euro, al di sotto di tale soglia il commerciante o il professionista non è obbligato ad accettare il pagamento elettronico.

Sanzioni
Il Mef ha fornito precisazioni nell’ambito di un’interrogazione parlamentare sul tema del Pos obbligatorio. La risposta del Mef recita: "non risulta associata alcuna sanzione a carico dei professionisti che non dovessero predisporre della necessaria strumentazione a garanzia dei pagamenti effettuabili con moneta elettronica". Tale precisazione sembra quindi andare incontro alle associazioni di commercianti e professionisti che negli ultimi mesi si sono opposti al decreto per il Pos obbligatorio.

A questo proposito i consulenti del Lavoro hanno emanato una circolare con la quale chiedono di eliminare i costi legati al pagamento elettronico: "Se dunque è vero che per tutte le attività professionali e per i servizi espletati nei confronti della clientela privata viene richiesta l’installazione del Pos per il pagamento in formato elettronico, è indispensabile e necessario prevedere per via normativa una sostanziale riduzione/azzeramento dei costi per l’installazione e la gestione degli apparecchi terminali presso gli studi professionali. Ciò comporterà la possibilità per tutti i consulenti del lavoro di dotarsi del Pos per accettare i pagamenti elettronici senza, però, un aggravio dei costi che inevitabilmente andrebbe a vantaggio esclusivo degli istituti di credito".

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