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Pillola del giorno dopo: niente più obbligo di ricetta medica in Italia

lunedì 14 marzo 2016, di Fiammetta Rubini

In Italia la pillola del giorno dopo non richiede più l’obbligo di prescrizione medica. Lo ha stabilito, con un provvedimento pubblicato il 3 marzo sulla Gazzetta Ufficiale, l’Agenzia italiana del farmaco (Aifa).

Viene così abolito in Italia l’obbligo di prescrizione medica per tutte le maggiorenni che faranno richiesta del Norlevo, l’anticoncezionale d’emergenza utilizzato in seguito a rapporti sessuali non protetti.
Anche l’Italia, quindi, segue la scia di altri Paesi europei e dove la contraccezione d’emergenza è liberamente acquistabile come farmaco da banco, e in alcuni casi anche distribuita gratuitamente.

Le battaglie a favore della pillola anticoncezionale nel nostro Paese vanno avanti da anni, e dal 2000 sono in molti a chiedere l’abolizione della ricetta medica per quanto riguarda la contraccezione d’emergenza. I Radicali hanno definito il provvedimento dell’Aifa “una vittoria per le donne e non solo”, visto che adesso saranno libere di acquistare l’anticoncezionale senza il rischio di lunghe trafile da un medico all’altro per trovarne uno in servizio disposto a firmare la ricetta medica.

Pillola del giorno dopo: cos’è e come funziona

La pillola del giorno impedisce una gravidanza indesiderata grazie all’assunzione entro un lasso di tempo breve dal rapporto sessuale non protetto. Si ricorre alla pillola del giorno dopo quando il metodo contraccettivo scelto potrebbe non aver funzionato correttamente, oppure quando non è stato usato alcun contraccettivo, come nel caso del coito interrotto. Ma non dimentichiamo gli abusi e violenze sessuali: in questi casi la pillola del giorno dopo è essenziale per bloccare eventuali gravidanze indesiderate.

La pillola del giorno dopo agisce inibendo o posticipando l’ovulazione di qualche giorno, in modo tale che gli spermatozoi, entrati all’interno dei genitali femminili nel rapporto a rischio, diventino inefficaci. Può avere qualche controindicazione, come dolori diffusi, debolezza, senso di gonfiore e torpore, ma gli effetti collaterali passano nell’arco di 12 ore.

Esistono due tipi di contraccettivi di emergenza:

  1. la cosiddetta pillola dei 5 giorni dopo (Ellaone), che è a base di ulipristal acetato, si acquista direttamente in farmacia e va assunta fino a 120 ore dopo l’avvenuto rapporto;
  2. la pillola tradizionale (Norlevo o Levonelle), a base di levonorgestrel, che deve essere presa fino a massimo 72 ore dopo il rapporto a rischio e per la quale, da adesso, non occorre più la prescrizione medica prima necessaria.

Pillola del giorno dopo senza ricetta medica, ma solo alle maggiorenni

La contraccezione d’emergenza verrà commercializzata anche in Italia come farmaco da banco, dunque vendibile senza ricetta medica. In Italia, infatti, la pillola del giorno poteva finora essere venduta solo con ricetta non ripetibile prescritta da un medico: pertanto, in caso di necessità, era obbligatorio rivolgersi a un medico, con tutte le difficoltà del caso.

L’abolizione della ricetta medica per la pillola riguarda però solo le maggiorenni. Le farmacie saranno autorizzate a vendere la confezione di Norlevo senza richiedere la prescrizione del medico, ma nel caso in cui la maggiore età della richiedente non fosse evidente o dimostrabile tramite documento d’identità, la pillola del giorno dopo non potrà essere venduta a chi ne farà richiesta.

Pillola del giorno dopo: perché abolire l’obbligo di prescrizione?

Con l’obbligo della prescrizione medica, riuscire ad ottenere la pillola del giorno in modo semplice poteva diventare un problema a causa della presenza di moltissimi medici obiettori di coscienza che si rifiutano, per motivi etici e religiosi, di prescrivere la pillola alle ragazze che intendono prenderla.

Per non parlare dei numerosissimi casi di ospedali che negano la prescrizione della pillola del giorno dopo nei momenti critici in cui non è reperibile né il medico nel consultorio familiare, né il medico di base, adducendo come scusa l’obiezione di coscienza dei medici di turno.

“La ricetta obbligatoria ha reso ancora più complesso ciò che invece deve essere rapido e semplice” hanno sottolineato Igor Boni, Laura Botti e Silvia Manzi del Partito radicale a proposito della cancellazione dell’obbligo di rivolgersi ad un medico per la prescrizione della pillola. Inoltre sono stati tanti gli utenti che, attraverso l’hashtag ‪#‎NorlevoSenzaRicetta,‬ hanno espresso sui social network la soddisfazione per quella che appare come una grande vittoria per il mondo femminile ma non solo.

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