Dal greggio WTI a 80 dollari all’S&P 500 a quota 3.000 entro la fine dell’anno, ecco le consuete 10 previsioni shock dell’esperto Byron Wien, ex di Morgan Stanley.
Il presidente di Blackstone, Byron Wien, torna con la sua consueta lista annuale dei 10 possibili eventi shock che potrebbero cogliere di sorpresa gli investitori nel 2018.
Proseguendo con una tradizione inaugurata nel 1986, quando era capo-analista dell’equity statunitense per Morgan Stanley, Wien ha individuato 10 sorprese potenziali, eventi che l’investitore medio ritiene abbiano una possibilità su tre di verificarsi, ma che secondo Wien hanno oltre il 50% di possibilità di diventare realtà.
Tra le previsioni riferite lo scorso anno per il 2017, quella che vedeva l’indice S&P 500 salire a quota 2.500 si è decisamente avverata, mentre il rendimento dei titoli di Stato statunitensi a 10 anni hanno mancato l’obiettivo del 4% pensato da Wien, arrivando fino ad un massimo del 2,6%.
Le previsioni shock di Byron Wien
Per il 2018, l’esperto teme la diffusione del "populismo, del tribalismo e dell’anarchia" in tutto il mondo, con il leader del Partito Laburista Jeremy Corbyn come prossimo primo ministro del Regno Unito e nuovi scontri in Catalogna. Sul fronte positivo, tali turbolenze serviranno ad unire l’Europa continentale verso una maggiore cooperazione economica e una crescita più rapida, riferisce Byron Wien.
Per quanto riguarda l’indice S&P 500, Wien prevede una correzione del 10%. I tassi di interesse più alti contribuiranno a innescare una discesa verso 2.300 ma l’indice chiuderà l’anno sopra i 3.000, ha detto, mentre gli utili delle società continueranno ad aumentare e la crescita economica si sposterà al rialzo verso il 4%. L’S&P 500 ha iniziato l’anno sotto una buona stella, con un aumento dello 0,6% a quota 2.691 punti.
Wien prevede inoltre che il petrolio statunitense WTI salirà a quota 80 dollari al barile, grazie alla continua crescita mondiale e all’innalzamento inaspettato della domanda da parte dei mercati in via di sviluppo.
Dal punto di vista dell’output, secondo l’esperto la produzione di shale oil sarà deludente, le scorte diminuiranno, l’OPEC sarà fedele ai tagli alla produzione e si registreranno solo dei piccoli aumenti produttivi da parte di Russia, Nigeria, Venezuela, Iraq e Iran.
La lista completa delle 10 previsioni shock di Byron Wien è disponile qui.
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