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Pensioni, ultime notizie: settima salvaguardia esodati, esclusi agricoli e stagionali
giovedì 17 dicembre 2015, di
Gli emendamenti alla Legge di Stabilità 2016 che volevano ampliare la platea dei beneficiari della settima salvaguardia degli esodati non sono passati.
La Commissione Bilancio alla Camera ha infatti votato negativamente tali provvedimenti escludendo di fatto dalla settima salvaguardia alcune categorie di lavoratori.
Vediamo di seguito, alla luce delle ultime notizie, quali sono gli esodati che potranno godere delle tutele e chi resterà escluso.
Pensioni, chi rientra nella settima salvaguardia degli esodati?
Dopo la bocciatura degli emendamenti che miravano a ampliare la platea dei beneficiari delle tutele predisposte nella settima salvaguardia degli esodati, è stato confermato il numero dei lavoratori salvaguardati. Saranno infatti 26.300 gli esodati che rientreranno in questa ultima salvaguardia predisposta dal Governo, così suddivisi:
– 6300 lavoratori in mobilità anche edile;
– 9mila lavoratori autorizzati alla prosecuzione del lavoro prima del 4 dicembre 2011;
– 6mila lavoratori che hanno cessato il rapporto di lavoro per risoluzione unilaterale o tramite accordo con il datore di lavoro;
– 2mila lavoratori che nel 2011 hanno fruito del congedo straordinario per assistere figli con gravi disabilità;
– 3mila lavoratori a tempo determinato il cui rapporto di lavoro si è concluso entro il 31 dicembre 2011.
Pensioni, chi rimane escluso dalla settima salvaguardia degli esodati?
A causa della bocciatura da parte della Commissione Bilancio della Camera degli ultimi emendamenti in tema di esodati, rimangono esclusi dalla settima salvaguardia i lavoratori che nel 2011 avevano fruito di permessi retribuiti per la cura di familiari disabili predisposti dalla legge 104, i lavoratori agricoli e i lavoratori stagionali che avevano concluso il loro rapporto di lavoro a tempo determinato nel 2011.
Infatti, in base ai requisiti fissati per determinare i beneficiari delle tutele, vengono penalizzati quei lavoratori che per la natura del lavoro da essi svolto, hanno fatto ricorso a più contratti di lavoro a tempo determinato nel corso dell’anno.
Inoltre per gli stagionali le cattive notizie non finiscono qui: è stato infatti bocciato anche l’emendamento alla Legge di Stabilità 2016 che avrebbe prorogato la durata minima della Naspi a 6 mesi.
Pensioni: quando presentare la domanda di salvaguardia?
In base alle ultime notizie trapelate, sono state fornite informazioni anche per coloro che si ritrovano tra i beneficiari della settima salvaguardia. Per poter godere delle tutele, infatti, dovrà essere presentata domanda a pena di decadenza entro 60 giorni dall’approvazione della Legge di Stabilità. La graduatoria degli aventi diritto verrà formata in base alla data di cessazione del rapporto lavorativo.