Pensioni, ultime notizie: Poletti, al lavoro su riforma e pensione anticipata

Nonostante le notizie degli ultimi giorni avessero fatto trapelare pessimismo sull’introduzione della pensione anticipata nella prossima Legge di Stabilità, il ministro del Lavoro Giuliano Poletti ha ribadito che il governo è al lavoro per cercare di introdurre una maggiore flessibilità in uscita in tema di pensione.

"Stiamo lavorando sulla riforma delle pensioni. Sappiamo che c’è un aspetto da risolvere legato a uno scalino alto che blocca il turn over introdotto dalla Legge Fornero. In questo momento stiamo valutando opzioni e punti di equilibrio assieme al ministro dell’Economia Padoan"

ha affermato il ministro.

Pensioni, flessibilità in uscita per disoccupati e esodati
Il progetto di introdurre una maggiore flessibilità in uscita e permettere a determinate categorie di lavoratori di scegliere di andare in pensione anticipata non è quindi sfumata del tutto.
Tuttavia qualsiasi intervento in materia dovrà essere compatibile con il quadro dei conti pubblici e degli obiettivi definiti dal Def, il Documento di Economia e Finanza con il quale il governo ha definito le stime per il Paese nel prossimo futuro.
Per questo motivo si cercherà di garantire la possibilità di pensione anticipata solo a determinate categorie di lavoratori, ossia a quelle con maggiori problemi.

"Sono possibili correttivi per chi è vicino ai requisiti ma in difficoltà con il lavoro"

ha infatti spiegato il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan.
E ancora:

"Il sistema previdenziale dev’essere legato a durata lavoro e aspettative di vita".

Ecco quindi che a usufruire degli interventi che sono al vaglio dell’esecutivo potrebbero essere soprattutto i disoccupati e gli esodati, ossia quei lavoratori maggiormente colpiti dalla Legge Fornero.

Per approfondire quali potrebbero essere le possibili misure studiate per esodati e disoccupati leggi anche: Pensione anticipata per disoccupati e esodati: le misure allo studio del MEF per la Legge di Stabilità 2016

Pensioni, possibile pensione anticipata anche per le donne?
Oltre alle misure ipotizzate per esodati e disoccupati, potrebbero essere studiate norme che garantiscano una maggiore flessibilità in uscita anche per le donne.
Per le lavoratrici del settore privato che dal prossimo anno dovranno uscire dal lavoro con un anno e 10 mesi di ritardo, si sta infatti studiando la possibile estensione dell’Opzione Donna. Tale opzione permette a chi ne usufruisce di andare in pensione con 57 anni d’età e 35 di contributi, ma con tutto l’assegno calcolato col metodo contributivo. Viene quindi concessa alle donne la possibilità di andare in pensione anticipata in cambio di un sacrificio economico; il taglio sull’assegno pensionistico potrebbe essere del 25-30%.