Pensioni oggi: pensione anticipata a 63 anni, donne e giovani, le richieste di Uil e Uilp

In tempo di campagna elettorale ogni richiesta sembra essere lecita.

Soprattutto per quanto riguarda le pensioni, nelle ultime settimane le forze politiche che si stanno contendendo la guida del Paese per la prossima legislatura, stanno promettendo ai lavoratori tutte quelle misure e quei provvedimenti che non hanno trovato spazio nelle ultime Leggi di Bilancio.

Nel dibattito sulle pensioni si sono inserite anche Uil e Uilp, che hanno fatto il punto della situazione e avanzato le loro richieste per il prossimo Governo.

Pensioni oggi: necessario separare spesa assistenziale da quella previdenziale

I due sindacati, in particolare, si sono espressi su uno degli argomenti su cui si è accesa più fortemente la discussione negli ultimi tempi: la sostenibilità del sistema previdenziale italiano.

Secondo molte voci, infatti, la sostenibilità dello stesso si reggerebbe su fragili equilibri, e proprio per questo sarebbe difficile intervenire in maniera profonda per operare quei cambiamenti auspicati da molti lavoratori.

A tal proposito Uil e Uilp hanno diffuso un comunicato congiunto, nel quale sottolineano come spesso i numeri sulla previdenza italiana vengano

“strapolati dal contesto sociale ed economico o spesso vengono valutati tenendo i valori troppo aggregati e confondendo la spesa assistenziale con quella per le pensioni. Il sistema previdenziale di un paese non può essere valutato se non nella sua interezza, avendo ben presenti le componenti pensionistiche, assistenziali, demografiche e sociali”.

I due sindacati hanno quindi sottolineato la necessità di avviare al più presto i lavori della commissione istituzionale per la separazione della spesa assistenziale da quella previdenziale. In questo modo sarà possibile produrre

“uno studio che mostri in maniera corretta l’impatto delle prestazioni di welfare erogate in Italia”.

Pensioni oggi: pensione anticipata, donne e giovani, le richieste di Uil e Uilp

Ma Uil e Uilp hanno anche avanzato le loro richieste in materia pensionistica che, secondo i sindacati, dovranno essere portate avanti dal Governo che otterrà la fiducia per guidare il paese.

Ecco quindi che si torna a parlare di pensione anticipata e, in particolar modo, di flessibilità a 63 anni che serve a rispondere all’attuale situazione economica del paese ed è la soluzione coerente in un sistema pensionistico di tipo contributivo; inoltre il Governo che prenderà il comando del paese dovrà pensare alle pensioni dei giovani che, nel sistema previdenziale delineato con la Legge Fornero, sono fortemente penalizzati dalle carriere professionali discontinue. Un cenno finale viene poi fatto alle pensioni delle donne, spesso penalizzate dal doppio ruolo che giocano tra sfera familiare e professionale; in tale ottica diventa necessario ripensare all’ipotesi (accantonata troppo in fretta) del riconoscimento dei lavori di cura.