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Pensioni, dal 2017 quattordicesima più ricca. Ecco tutte le novità

giovedì 2 marzo 2017, di Stefania Manservigi

Pensioni, novità in arrivo per quanto riguarda le quattordicesime.
Sono stati infatti ufficialmente approvati l’estensione della quattordicesima a una platea più ampia di beneficiari e l’incremento dell’importo della stessa.
Ricordiamo che la quattordicesima mensilità sulle pensioni attualmente consiste in un bonus che oscilla tra 336 e 504 euro in base agli anni di contributi versati ed è riconosciuto nel mese di luglio ai pensionati con più di 64 anni che abbiano un reddito inferiore a una determinata soglia.
Vediamo di seguito tutte le novità in arrivo.

Pensioni, quattordicesima: di quanto aumenta il bonus?
Come anticipato una delle novità riguardante le quattordicesime riguarda gli importi. In particolare tutti coloro che vantano un reddito inferiore a 9.786,86 euro lordi ossia una pensione non superiore alle 750 euro al mese, potranno ottenere un bonus maggiorato del 30% rispetto alle somme erogate fino allo scorso anno. Nello specifico, chi può vantare fino a 15 anni di contributi (18 anni per gli autonomi) percepirà un bonus di 437 euro che diventerà di 546 euro per tutti coloro che hanno dai 15 ai 25 anni di contribuzione (da 18 a 28 anni per gli autonomi) e di 655 euro per chi ha più di 25 anni di contributi (28 per gli autonomi).

Pensioni, quattordicesima: chi ha diritto al bonus?
Altra novità è l’estensione della platea dei beneficiari della quattordicesima sulle pensioni. A partire dal 2017, infatti, anche coloro che hanno un reddito compreso tra 1,5 volte e 2 volte il trattamento minimo del fondo pensione lavoratori dipendenti potranno essere destinatari del bonus. In questo caso le cifre corrisposte sono minori: il bonus oscilla infatti tra i 336 e i 504 euro a seconda degli anni di contribuzione versati.
Per quanto riguarda gli altri requisiti richiesti per poter essere destinatari della quattordicesima, resta tutto invariato. Il bonus verrà quindi erogato ai pensionati ultra 64enni che siano titolari di trattamenti pensionistici erogati dall’assicurazione generale obbligatoria e dai fondi ad essa sostitutivi od esclusivi con inclusione anche del fondo di previdenza del clero secolare e dei ministri di culto delle confessioni religiose diverse dalla cattolica, della gestione separata, delle gestioni speciali dei lavoratori autonomi. Restano esclusi i pensionati Inpgi e i soggetti titolari di trattamenti di natura assistenziale (come l’invalidità civile). Tra gli esclusi anche i titolari di Naspi, sussidi contro la disoccupazione, assegno sociale o pensione sociale.

Resta tutto invariato per quanto riguarda i redditi da prendere in considerazione per l’erogazione della quattordicesima: ad essere esclusi sono i trattamenti di famiglia, le indennità di accompagnamento, il reddito della casa di abitazione, i trattamenti di fine rapporto e competenze arretrate, le pensioni di guerra, le indennità per i ciechi parziali e l’indennità di comunicazione per i sordomuti.

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