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Intrigo a Parma: i cinesi di Link non mollano e ricapitalizzano. Verso una battaglia legale?
lunedì 21 gennaio 2019, di
Se da una parte in campionato il Parma continua a stupire, dal punto di vista societario c’è fibrillazione tra i ducali. Niente a che vedere con il fallimento del 2015, ma in corso ci sarebbe una battaglia interna per il controllo del club.
Se lo scorso anno in Serie A c’era Yonghong Li alla guida del Milan e ora c’è Steven Zhang come numero uno dell’Inter, fino allo scorso ottobre anche il Parma aveva un presidente cinese: Jiang Lizhang, fondatore del gruppo Desports che tramite la controllata Link ora ha il 30% delle quote dei gialloblù.
Qualche mese fa però Link era il socio di maggioranza con il 60%, ma a causa di dubbi sulla solidità della sua gestione ha perso il controllo del 30% finito nelle mani di Nuovo Inizio, il pool di imprenditori locali che ora controllano il club.
Jiang Lizhang però di recente ha effettuato un aumento di capitale per un totale di circa 7 milioni, rivendicando così quel 30% che gli era stato tolto e di conseguenza la guida della società: il pericolo ora a Parma è l’avvio di una battaglia legale tra i soci.
La struttura societaria del Parma
Quando a fine 2003 scoppiò la vicenda del crac Parmalat, il Parma finì in amministrazione straordinaria fino all’acquisto del club a inizio 2007 da parte di Tommaso Ghirardi. Tra alti e bassi, i ducali a causa della gestione catastrofica sono stati dichiarati falliti nel marzo del 2015.
Una nuova società quindi, la S.S.D. Parma Calcio 1913, riparte dai dilettanti sostenuta da Nuovo Inizio (gruppo di sette imprenditori locali tra cui anche Barilla) e da Parma Partecipazioni Calcistiche (azionariato popolare).
Dopo aver vinto il campionato di Serie D e i playoff di Serie C, con il ritorno in cadetteria il 60% delle quote del Parma viene ceduto nell’estate del 2017 ai cinesi della Link International Sports, con Jiang Lizhang nominato nuovo presidente.
La Link è una controllata della Desports, azienda di marketing sportivo fondata proprio da Jiang Lizhang e che al momento controlla tra le altre cose il Granada (ex squadra spagnola dei Pozzo) e il 5% dei Minnesota Timberwolves, franchigia della NBA.
Conquistata anche la Serie A, il Parma così ha iniziato questa stagione del ritorno nella massimo campionato con questa ripartizione societaria: 60% Link, 30% Nuovo Inizio e 10% Parma Partecipazioni Calcistiche.
A fine ottobre però il colpo di scena. A causa di “gravi inadempienze” dei cinesi reputati non più solidi, Nuovo Inizio è tornata a essere il socio di maggioranza del club salendo al 60% con Link scesa di conseguenza al 30%: nuovo presidente è stato eletto Pietro Pizzarotti, uno dei soci del pool di imprenditori locali, con il restante 10% sempre in mano a Parma Partecipazioni Calcistiche.
Il ritorno di Jiang Lizhang
Spodestato dalla guida del Parma, Jiang Lizhang però non è rimasto di certo a guardare. A inizio anno Link ha effettuato un aumento di capitale per un corrispondente 30% del capitale.
Inoltre, sono stati depositati presso il notaio Napolitano & Caricato di Milano ulteriori 3.517.911 euro, per sottoscrivere il 30% di capitale della società che Nuovo Inizio ha preso a Link. In totale i cinesi avrebbero versato quindi circa 7 milioni.
In pratica Link si è comportata come se fosse ancora l’azionista di maggioranza del club, con la volontà quindi di riappropriarsi del 30% delle quote che “sono state illegittimamente perse” come si legge in una nota della società.
Non è da escludere quindi una battaglia legale tra i due gruppi, visto che i cinesi hanno reso noto che Link “ricorrerà alle vie legali per difendere i propri interessi e per dimostrare l’illiceità delle azioni intraprese dagli azionisti di Nuovo Inizio”.