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Panizza-Presbitero su rapporto debito-crescita: nuove evidenze su caso Reinhardt-Rogoff
lunedì 29 aprile 2013, di
Gli alti livelli di debito pubblico sono dannosi per la crescita economica? La risposta a questa domanda è fondamentale per comprendere se le politiche fiscali espansive che aumentano il livello del debito ridurranno in futuro il nostro tenore di vita.
In una serie di articoli influenti, Carmen Reinhart e Kenneth Rogoff hanno dimostrato che alti livelli di debito pubblico sono negativamente correlati con la crescita economica, ma che non vi è alcun legame tra debito e crescita, quando il debito pubblico è inferiore al 90% del Pil (Reinhart, Reinhart, e Rogoff 2012; Reinhart e Rogoff 2010). Reinhart e Rogoff sono stati attenti nel dire che i loro risultati non dimostrano l’esistenza di una relazione causale tra debito e crescita. Tuttavia, molti commentatori e politici hanno visto un nesso causale nelle loro scoperte, utilizzando poi il legame debito-crescita come argomento a sostegno del consolidamento fiscale.
In una recente ricerca di letteratura empirica, riportiamo le evidenze esistenti sui legami tra debito pubblico e crescita economica nelle economie avanzate.
Argomento a favore del legame debito-crescita
I risultati di Reinhart e Rogoff hanno scatenato una nuova letteratura volta a valutare la robustezza delle loro scoperte. La discussione sul rapporto tra debito e crescita nelle economie avanzate è diventata particolarmente animata, dopo la pubblicazione di un recente articolo di Herndon, Ash, e Pollin (2013) che sfida alcune delle scoperte di Reinhart- Rogoff. Considerando che il dibattito è ancora in corso, restiamo fuori da questa polemica e valutiamo quello che si sapeva circa il rapporto tra debito e crescita prima dell’articolo di Herndon, Ash, e Pollin.
Effetti soglia
Invece di confrontare la crescita attraverso un set prestabilito di intervalli, Minea e Parent (2012) studiano il rapporto tra debito e crescita, utilizzando una tecnica statistica che permette un graduale cambiamento nella relazione stimata tra debito e crescita. Essi si trovano di fronte ad una complessa non-linearità che non può essere catturata da modelli che utilizzano una serie di soglie esogene. Egert (2012) utilizza una variante del database di Reinhart e Rogoff e sostiene che la presenza e la posizione delle soglie di debito mostra un’elevata sensibilità nei confronti dei piccoli cambiamenti nella copertura dei paesi, nella frequenza dei dati e nella specificazione econometrica. Utilizzando tecniche di inferenza robuste, Baglan e Yoldas (2013) trovano una correlazione negativa tra debito e crescita in un sottoinsieme di paesi, ma nessuna evidenza di un effetto soglia.
Pubblicazioni che studiano il rapporto tra debito e crescita evidenziano la presenza di una robusta correlazione negativa tra debito e crescita nelle economie avanzate. Le stime sono economicamente significative e suggeriscono che un aumento di dieci punti percentuali del rapporto debito-PIL è associato a 18 punti base di diminuzione nella successiva crescita reale del PIL. Tuttavia, dall’esistente letteratura emerge che queste pubblicazioni, che controllano le covariate, non trovano effetti soglia. Il rapporto tra debito e crescita è negativo ma abbastanza stabile tra diversi livelli di debito.
Eterogeneità
La presenza di eterogeneità tra paesi può portare a grandi distorsioni nel rapporto tra debito e crescita. Kourtellos, Stengos e Tan (2012) “rilassano” l’ipotesi secondo cui il rapporto tra debito e crescita sia costante in tutti i paesi o vari solo con il variare dei livelli di debito. Essi scoprono che la relazione stimata tra debito pubblico e crescita economica dipende dalla qualità istituzionale, ma non trovano evidenza di soglie di debito.
Eberhardt e Presbitero (2013) applicano nuove tecniche econometriche che mettono in dubbio, con i loro risultati, l’approccio dei modelli utilizzati dalla maggior parte delle pubblicazioni che studiano la relazione empirica tra debito e crescita.
Causalità
Mentre non vi è evidenza che il debito pubblico sia negativamente correlato con la crescita economica, la correlazione non implica necessariamente la causalità. Il legame tra debito pubblico e crescita economica potrebbe essere guidato dal fatto che in realtà sia la bassa crescita economica a portare ad alti livelli di debito. Alternativamente, la correlazione osservata tra debito e crescita potrebbe essere dovuta ad un terzo fattore che ha un effetto congiunto su queste due variabili.
In Panizza e Presbitero (2012), si mette alla prova il legame di causalità e non si trovano prove a sostegno dell’ipotesi che il debito influenzi la crescita economica. Anche se siamo consapevoli del fatto che le tecniche per la valutazione dei rapporti di causalità non sono mai a tenuta stagna, siamo sicuri nell’affermare che, a questo punto, non vi siano pubblicazioni che possano stabilire con sicurezza l’esistenza di una relazione causale debito/crescita. Ci auguriamo che il nostro lavoro stimolerà ulteriori ricerche volte a scoprire possibili nessi di causalità.
| Traduzione italiana a cura di Erika Di Dio. Fonte: Voxeu |