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Opzione donna, cosa cambia con la Legge di Stabilità 2016
domenica 25 ottobre 2015, di
Opzione donna, il regime sperimentale che permette alle donne in possesso dei requisiti richiesti di andare in pensione anticipata a fronte di una penalizzazione economica sull’assegno pensionistico, è stata estesa a tutto il 2015 con la Legge di Stabilità 2016.
Oltre all’estensione sono state apportate, inoltre, delle modifiche per quanto riguarda i requisiti di accesso a opzione donna.
Vediamo di seguito quanto stabilito dalla Legge di Stabilità 2016.
Opzione donna: cos’è e come funziona?
Opzione donna è un regime sperimentale che permette alle lavoratrici donne di andare in pensione anticipata. Tale regime è stato introdotto nel 2004 con la legge Maroni.
Le lavoratrici donne in possesso dei requisiti richiesti potranno quindi accedere alla pensione anticipata accettando però un assegno pensionistico determinato con il sistema contributivo e quindi più leggero in termini economici.
Quali sono i requisiti per potere accedere a opzione donna? Fino alla fine di quest’anno possono optare per il regime sperimentale le lavoratrici con almeno 57 anni di età e 3 mesi (58 anni e 3 mesi le autonome) e 35 di contributi.
Tuttavia l’Inps non ha interpretato il termine del 31 dicembre 2015 come data di maturazione dei requisiti ma come data di decorrenza della pensione; in questo modo è stato di fatto accorciato almeno di un anno la durata della sperimentazione.
Opzione donna: cosa cambia con la Legge di Stabilità 2016?
Con la modifica che è stata apportata grazie alla legge di Stabilità 2016 ora le lavoratrici potranno fruire dell’opzione donna fino alla fine del 2015 indipendentemente dalla decorrenza della pensione nonostante continuerà a rilevare la speranza di vita.
Cosa vuol dire tutto questo? Cosa comporta per le lavoratrici che vogliono usufruire di opzione donna? Significa che potranno andare in pensione anticipata tutte le nate entro il 30 settembre 1958, mentre le autonome dovranno essere nate entro il 30 settembre 1957 essendo per loro il requisito anagrafico più alto di un anno.
Le aspettative sulla speranza di vita, quindi, comporteranno l’esclusione dalla possibilità di accedere al regime di opzione donna per le lavoratrici che siano nate nell’ultimo trimestre del 1958 e del 1957 per quanto riguarda le autonome in quanto le stesse non riuscirebbero a soddisfare il requisito anagrafico dei 3 mesi di aspettativa di vita entro il 31 dicembre 2015.
Opzione donna, rimangono le finestre mobili
Per quanto riguarda il sistema delle finestre mobili, non sono previsti cambiamenti in vista per chi usufruirà del regime di opzione donna.