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Niente comunicazioni dopo il lavoro la vittoria sindacale in Francia
martedì 15 aprile 2014, di
Che vivevamo in un mondo frenetico si sapeva, ma chiamare in ballo anche i sindacati. È successo in Francia, dove due sigle sindacali la CFDT e la CGS hanno ottenuto un accordo dall’industria tecnologica che prevede per gli impiegati delle aree hi—tech di spegnere i propri smartphone alla fine dell’orario di lavoro. Dopo orario minimo e diritto alle ferie, niente più messaggi, sms, telefonate o mail di lavoro, che riguardano l’ambito lavorativo. L’orario stabilito è quello attorno alle 6 di pomeriggio, momento in cui i bistrot della capitale francese si riempiono per l’aperitivo.
La novità riguarda circa un milione di dipendenti del mondo della consulenza e della tecnologia, che lavorano nelle grandi aziende tra cui Facebook, Deloitte, PwC e Google. Gli impiegati di grandi colossi hi-tech come questi, durante le ore di riposo e di pausa sono tentanti di leggere e consultare documenti e materiale della loro attività lavorativa, abitudine logorante e che a lungo andare rappresenta qualcosa di dannoso per la qualità di svago necessario a ricaricare le pile. I sindacati si sono inoltre accertati che i dipendenti non subiscano delle pressioni dalle alte sfere aziendali, che potrebbero a quel punto rendere vana la battaglia sindacale, e gli accordi stipulati.
Erano già in molti gli impiegati che in calce alle loro comunicazioni specificavano “niente messaggi dopo le 18”, sintomo evidente della necessità di staccare dal lavoro e godersi il tempo libero. C’è però già, chi storce il naso a questa “conquista sindacale”, denunciando le possibili perdite e il danno alla competitività aziendale soprattutto nell’ambito tecnologico. Il mercato hi-tech si sa, non solo in Francia, ma a livello globale rappresenta un mondo in continua evoluzione, rapido e veloce. Spesso accade che la necessità di stipulare accordi tra sigle e aziende preveda mail o messaggi fuori orari, causa anche il fuso orario che ci mette lo zampino, dato che tanti marchi hi-tech sono sparsi nel mondo.
I sindacati pare non transigano atteggiamenti e pratiche differenti. Il diritto al riposo spetta ai lavoratori e la volontà di affermare “l’obbligo di disconnettersi dagli strumenti di comunicazione a distanza”, come recita l’accordo sindacale, è inscindibile dalle attività lavorative. Quella francese è una novità non da poco che potrebbe segnare un fenomeno nuovo, di cui raramente si era sentito parlare nelle sfere dell’hi-tech e nel mondo tecnologico, dove tutto sembrava essere roseo e florido.
Se i dispositivi tecnologici, che sono veloci e funzionali, hanno bisogno di ricaricarsi, figuriamoci chi lavora per renderli cosi utili ed efficienti.