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Movimento 5 Stelle, novità: al via i preparativi per le elezioni 2018

mercoledì 4 maggio 2016, di Chiara Ridolfi

Il Movimento 5 Stelle non smette mai di far parlare di sé. Il movimento politico fondato da Casaleggio infatti ha deciso di anticipare i tempi e di portarsi avanti con il lavoro per le prossime elezioni politiche.

Sebbene ci siano ancora molti mesi prima delle elezioni politiche e altri importanti snodi governativi prima di esse, il M5S ha comunque deciso che è arrivato il momento di cominciare l’organizzazione del prossimo Governo.

Difatti nel caso in cui il Movimento risultasse essere il primo partito in Italia i vertici dovranno farsi trovare preparati e evitare di perdere tempo con le consultazioni online.

Movimento 5 Stelle: quali sono le novità per le politiche?

Sebbene a Roma Virginia Raggi sia in corsa per diventare il nuovo Sindaco della Capitale, il movimento ha deciso che questo é il momento giusto per stilare una lista dei futuri candidati per il Quirinale. Non limitandosi alla semplice ipotesi del futuro Presidente del Consiglio, ma iniziando anche i preparativi per il “toto Ministri”.

Dopo il momento di riorganizzazione interna, dovuto alla scomparsa di Casaleggio, il M5S ha deciso di cominciare a creare una lista di nomi che potrebbero ambire a diventare i futuri Ministri di un governo a 5 Stelle. I nominativi da proporre alla rete inoltre non si limiteranno al solo Presidente del Consiglio, ma riguarderanno anche tutte le nomine ministeriali.

Altra grande novità i criteri di selezione: non ci sarà infatti nessuna restrizione per i candidati. Essi potranno aver avuto esperienze politiche pregresse e dovranno garantire il dialogo con le imprese e i partner europei.

Un’altra grande differenza con gli scorsi anni sono le idee a favore dell’Unione Europea. I candidati migliori infatti saranno coloro che avranno delle idee più moderate sul ruolo dell’Europa e della permanenza dell’Italia nell’UE. Un cambiamento radicale rispetto agli albori del M5S.

Movimento 5 Stelle: possibili nomi dei futuri Ministri

Tra i nomi delle future nomine ministeriali possiamo già leggerne alcuni, come ad esempio Maurizio Verna, docente ordinario di patologia all’Università La Sapienza di Roma, che potrebbe essere il futuro Ministro della Sanità; oppure Salvatore Settis, archeologo e attuale presidente del comitato scientifico del Louvre, nonché da sempre uno dei maggiori sostenitori del Movimento, potrebbe invece andare a ricoprire il ruolo di Ministro dei beni e delle attività culturali.

Per l’Ambiente troviamo invece Maria Rita d’Orsogna, una delle principali sostenitrici del “sì” nel referendum sulle trivellazioni. Mentre il dicastero dello sport sarebbe assegnato a Sandro Donati, da sempre in prima linea nella battaglia contro il doping nell’atletica leggera. Per quanto riguarda le telecomunicazioni sembra che il nome proposto sia quello del professore del Politecnico di Milano, Maurizio Dècina.

Movimento 5 Stelle: due posti ancora vacanti

Le scelte semplici il Movimento 5 Stelle le ha risolte subito, rimangono invece da sanare le questioni più spinose. Infatti sono problematici due posti, che rimangono tutt’ora senza candidati: Economia e Esteri. Le alte sfere del Movimento 5 Stelle ad oggi non riescono a trovare dei candidati in linea con le loro politiche in questi due settori.

Per cercare di dare un messaggio di tranquillità e fiducia agli elettori si è deciso di mettere da parte le idee più radicali, soprattutto per questi due campi, cercando di far passare un programma politico che miri alla stabilità.

A tal proposito si è stabilito che i due candidati (dei quali ancora non sono stati fatti nomi) saranno scelti in base a criteri meno estremisti: dovranno essere pro-euro.

La battaglia contro la moneta unica è stata abbandonata per motivi di tranquillità dell’elettorato e di stabilità del Movimento. Altra caratteristica fondamentale alla futura scelta sarà la difesa della centralità dell’economia italiana in Europa.

Ancora nessun candidato sembra però aver superato le selezioni e essere abbastanza forte da potersi presentare alle votazioni online. Il tempo a disposizione del Movimento è però ancora molto e soprattutto il Movimento deve aspettare di passare due tappe importanti prima di fare progetti: le amministrative e il referendum.

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