Messico: banca centrale taglia i tassi e il peso rimbalza

Nell’ultima seduta della scorsa ottava la Banca Centrale messicana ha tagliato i tassi di interesse, sorprendendo gli analisti finanziari che non si attendevano questa decisione. E’ la seconda volta che quest’anno l’istituto monetario messicano decide di abbassare il costo del denaro. L’obiettivo del governatore Agustin Carstens è ridare fiato al peso messicano, che negli ultimi mesi ha sofferto molto le aspettative di avvio del tapering negli Stati Uniti. Dopo l’annuncio del taglio dei tassi, però, il tasso di cambio USD/MXN è crollato fin sotto 13,17 e stamattina ha aggiornato nuovi minimi sotto 13,15.

Nell’ultimo mese il peso messicano ha perso quasi il 5% sul dollaro americano e ora sta cercando di riprendere quota, considerando anche che da inizio maggio scorso la perdita è superiore al 10%. La decisione del Banco de Mexico di tagliare i tassi arriva a seguito del sorprendente rallentamento dell’economia domestica nel secondo trimestre dell’anno. La banca centrale messicana ha così tagliato il tasso overnight di un quarto di punto al minimo record del 3,75%.

Secondo quanto stimato recentemente dal governatore Carstens, l’economia del Messico quest’anno dovrebbe crescere al ritmo del 2%, ovvero la metà di quanto evidenziato nel corso del 2012. Si tratta del ritmo di crescita più basso degli ultimi 4 anni. Le motivazioni? Livello di esportazioni sempre più stagnante verso gli Stati Uniti e calo della spesa governativa.