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Merkel, più poteri a Bruxelles per commissariare gli Stati Ue poco virtuosi

lunedì 21 ottobre 2013, di Valentina Brazioli

Cambiano le compagini di governo ma non cambia l’idea di Angela Merkel di un’Europa a trazione tutta tedesca. Secondo informazioni raccolte del settimanale tedesco “Der Spiegel” e rese note sabato scorso, infatti, in queste ore di intensa trattativa tra la Cancelliera e il partito socialdemocratico (Spd) per dare vita alla Grosse Koalition, sarebbe emersa anche l’intenzione di chiedere una modifica dei Trattati Ue per mettere finalmente in riga gli Stati poco virtuosi. Secondo fonti governative riportate dal settimanale di Amburgo, la Merkel giovedì scorso avrebbe già informato sul tema il presidente dell’Unione Europea, Herman van Rompuy.

Le modifiche dei Trattati europei

Un’idea, insomma, tutt’altro che peregrina, se fosse confermato che al ministero delle Finanze tedesco si sta già lavorando per studiare come inserire nel "Protocollo 14" dei Trattati europei le modifiche richieste dalla Cancelliera. Inoltre, oggi a Berlino è previsto un incontro tra la Merkel e il presidente della Commissione europea Jose Manuel Barroso, proprio prima del Consiglio europeo che avrà luogo il 24 e 25 ottobre, sul quale adesso tutta Europa punterà i riflettori.

Controllo della politica economica e di bilancio

Anche se non sarebbe quella, secondo i soliti ben informati, l’occasione scelta dalla Cancelliera per chiedere una modifica formale dei trattati che dia concretamente più potere alla Commissione in materia di politica economica e finanziaria. Più probabile, infatti, che l’argomento si affronti nel Consiglio che si terrà il prossimo dicembre. Intanto, però, si parla addirittura di una bozza già in circolazione, contenente le nuove regole comunitarie sul rafforzato controllo della politica economica e di bilancio dei Paesi dell’eurozona.

Regole attraverso le quali la Commissione avrebbe la possibilità di sottoscrivere con ogni singolo Paese:

Una sorta di contratto per l’aumento della competitività, il controllo degli investimenti e della disciplina di bilancio.

I contractual arrangements

Der Spiegel li definisce "contractual arrangements", ossia accordi vincolanti con termini e obiettivi specifici in cambio dei quali gli Stati “sotto contratto” godrebbero di ulteriori fondi comunitari messi appositamente a disposizione:

Un extra budget già discusso da tempo per l’Eurozona con una dotazione miliardaria a due cifre.

Il ministro delle Finanze dell’Euro

Un’altra modifica molto gradita a Berlino, sempre secondo il settimanale di Amburgo, sarebbe anche l’istituzione di una sorta di "ministro delle Finanze dell’Euro".

Insomma, chi sperava che il successo elettorale della Merkel potesse in qualche modo attenuare la sua fede nelle politiche di rigore e di austerità come panacee di ogni male nell’Eurozona, rischia di doversi rapidamente ricredere.Certo, le grandi manovre di Grosse Koalition, sono ancora in corso, ma se anche possiamo confidare in una certa simpatia da parte dell’Spd verso i Paesi più deboli dell’Eurozona, è indubitabile che il partito socialdemocratico sposi in pieno la linea della Cancelliera: aiuti solo in cambio di rigore. Tutta da scoprire, comunque, la reazione degli altri Paesi Ue (Francia in primis) alla proposta.

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