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Maroni: Napolitano è di parte. Alessandra Mussolini: lo disconosco da mio Presidente
sabato 16 febbraio 2013, di
Ennesima polemica in seno alla campagna elettorale 2013.
A finire nell’occhio del ciclone stavolta le dichiarazioni del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, in occasione della visita ufficiale a Washington.
Gli apprezzamenti di Obama nei confronti dell’operato del Governo italiano avrebbero motivato una presa di posizione da parte di Napolitano non gradita dal centro destra.
Roberto Maroni, segretario Lega Nord, attacca senza remore il capo dello Stato, definendo di parte il suo intervento ed invitandolo a tenersi al di fuori della campagna elettorale.
Ancora più dura la reazione di Alessandra Mussolini, PDL, che arriva addirittura ad affermare di disconoscere Napolitano come proprio Presidente.
La visita a Washington
Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, è stato in visita a Washington, dove si è intrattenuto in un colloquio con il Presidente degli Stati Uniti d’America Barack Obama.
Durante la conferenza stampa, Obama ha espresso il proprio compiacimento per i risultati ottenuti dal Governo italiano negli ultimi mesi.
Secondo quanto risulta da un comunicato del Quirinale, Napolitano avrebbe trovato naturale commentare tali affermazioni sottolineando che i risultati sarebbero stati raggiunti grazie al sostegno parlamentare delle diverse forze politiche.
Niente di male sino a questo punto, il pomo della discordia risiede nelle successive affermazioni del Capo dello Stato che ha precisato alla stampa come alcune forze politiche avrebbero espresso giudizi liquidatori nei confronti dell’operato del Governo tecnico, dopo averne, in un primo momento, sostenuto i provvedimenti.
Malgrado il Quirinale cerchi di soffocare le polemiche, negando ingerenze sul voto da parte di Napolitano e minimizzando l’accaduto, c’è chi continua a soffiare sul fuoco.
Le polemiche
Gli attacchi più agguerriti sono partiti da Maroni e Alessandra Mussolini.
Il segretario leghista ha affermato:
“Io penso che il Presidente della Repubblica debba stare fuori dalla campagna elettorale. Non posso impedirgli di parlare però ogni cosa che dice in questo senso testimonia da che parte stia, con chi è schierato, e questo per un Presidente della Repubblica, che ha fatto bene il settennato, non è un bel modo di finire il suo mandato.”
Nel suo attacco a Napolitano, Maroni non manca di ricollegarsi alla vicenda MPS:
“Ho già espresso il mio giudizio sulla vicenda MPS, quando Napolitano ha chiesto il silenzio stampa sullo scandalo: una cosa invereconda.”
Ancora più aggressiva la posizione della Mussolini che ha addirittura disconosciuto Napolitano da proprio presidente della Repubblica. Dichiarazioni forti, persino per una campagna elettorale come quella che stiamo vivendo.


