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Mario Monti: la crisi? Colpa dell’Italia nel 2003
domenica 9 marzo 2014, di
Quale sia la visione del mondo, dell’economia e dell’Europa di Mario Monti resterà per sempre un mistero.
L’uomo che ha governato sapientemente l’Italia cambiando la Costituzione, introducendo l’IMU e spingendola con forza nella recessione (si è vantato in USA di aver distrutto la domanda interna in Italia) e quindi verso nuovi record di rapporto debito/PIL sì è recentemente espresso in una conferenza organizzata dall’Economist a La Valletta (Malta) sostenendo che "la colpa della crisi è di Francia e Germania che, con la complicità dell’Italia, hanno sforato il patto di stabilità nel 2003".
Una ricerca di radici lontane che sa tanto di autoassoluzione (per la serie "che potevo fare io 8 anni dopo che il danno era stato fatto?") e che risulta poco credibile anche se riporta alla luce una questione di cui poco si dibatte in Italia di questi tempi: a suo tempo l’Italia permise ad altri grandi Paesi dell’Unione di sforare il patto di stabilità senza incorrere in sanzioni e oggi, avendo la necessità di un trattamento simile, non lo pretende né lo richiede.
Per Mario Monti comunque tutto ciò non cambia una virgola: la sua occasione di fare la voce grossa in Europa l’ha avuta e l’ha sprecata a suo tempo.