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MPS vende Anima a Poste Italiane. I dettagli di un accordo da 200 milioni

mercoledì 15 aprile 2015, di Vittoria Patanè

Monte dei Paschi vende il 10,3% di Anima Holding a Poste Italiane.

Il gruppo guidato da Caio ha infatti comprato da MPS la partecipazione del 10,3% detenuta dalla banca senese in Anima Holding, per un investimento complessivo pari a 210 milioni di euro, corrispondente ad un prezzo di 6,8 euro per azione, in linea con il prezzo medio di mercato registrato dal titolo Anima nell’ultimo mese.

Poste Italiane subentrerà a MPS nel patto parasociale di governance di Anima, attraverso nuovi consiglieri di amministrazione che rappresenteranno la società. Ricordiamo che l’altro membro del patto è Banca Popolare di Milano(BPM), azionista di Anima con il 16,8% del capitale.

I dettagli dell’accordo
Il controvalore complessivo dell’operazione è di 6,967 euro per azione. Il corrispettivo previsto è pari a 6,80 euro per ciascuna azione, per un totale di 210 milioni, a cui si somma il dividendo per l’esercizio 2014 che sarà attribuito a Mps (0,167 per azione, 5,2 milioni in totale).

L’intesa prevede anche un meccanismo di aggiustamento del prezzo di cessione che scatterà nel caso in cui si manifestino eventi di straordinaria portata legati al rischio di mercato. Se il prezzo medio ponderato sarà inferiore a 5,27 euro, Monte Dei Paschi dovrà retrocedere a Poste Italiane l’importo di 1,53 per ciascuna azione.

Soddisfazione è stata espressa da ambo le parti. Francesco Caio, amministratore delegato di Poste ha affermato che:

“L’acquisizione del 10,3% di Anima ha una forte valenza industriale e conferma l’impegno di Poste Italiane nel settore del risparmio gestito che costituisce, con i servizi postali e logistici, e gli strumenti digitali di pagamento e transazioni, uno dei pilastri strategici del Piano Industriale del Gruppo”.

Il futuro di Mps
La vendita di Anima servirà a Siena per migliorare i propri conti. In particolare, la somma della plusvalenza realizzata e del dividendo incassato, al netto di eventuali effetti del meccanismo di aggiustamento prezzo, sarà pari a circa 115 milioni.

L’operazione è stata condotta nell’ambito dei programmi previsti dal capital plan della banca varato lo scorso novembre dopo la bocciatura agli stress test della BCE.

Ricordiamo infatti che domani si terrà l’assemblea straordinaria che deciderà sull’aumento di capitale da tre miliardi di euro (ieri e oggi l’assemblea è stata rinviata per il mancato raggiungimento del quorum).

Tornando ad Anima, Monte dei Paschi ha sottolineato che:

anche a seguito della vendita, Anima resterà un partner strategico per la banca e tutti i rapporti commerciali esistenti" tra le due parti "continueranno ad essere regolati dall’accordo commerciale quadro, sottoscritto da bmps e anima nel 2009 e successivamente modificato nel 2010 e regolante gli impegni di distribuzione dei prodotti del risparmio gestito di Anima attraverso la rete"

L’accordo scadrà il 29 dicembre 2030.

Il mercato sembra aver accolto bene la notizia. A Piazza Affari le azioni MPS guadagnano attualmente l’1,31% a 0,62 euro.

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