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MPS, manca il quorum assemblea rinviata a domani. Cresce l’attesa per Grillo

lunedì 28 aprile 2014, di Vittoria Patanè

Manca il quorum, assemblea rinviata. Questo il riassunto della mattina in cui Monte dei Paschi di Siena avrebbe dovuto approvare il bilancio dell’anno scorso (terminato con una perdita di 1,43 miliardi di euro) e le retribuzioni dei vertici.

La riunione, volta a votare anche le modifiche allo statuto relativo alle quote di genere e agli amministratori indipendenti, viene dunque rimandata di 24 ore.

Normale amministrazione, se non fosse che la suddetta assemblea si verifica in un periodo molto delicato per MPS.

Il summit rappresenta infatti un momento importante per l’istituto, il primo in cui il nuovo azionariato si fronteggerà a viso aperto, il primo in cui la Fondazione MPS, scesa dal 33% al 2,5%, avrà un peso diverso rispetto al passato, il primo in cui si capiranno le intenzioni di Blackrock (3,2%) di Fintech (4,5%) e di Btg Pactual (2,5%). Ma sarà anche l’occasione per saggiare la tenuta del cosiddetto patto del 9% tra i due fondi stranieri e l’ente guidato da Antonella Mansi.

Ma quando si parla di Monte dei Paschi la politica non rimane mai fuori, o almeno non del tutto.
Beppe Grillo aveva infatti annunciato che oggi sarebbe stato a Siena in occasione dell’assemblea. Il leader del Movimento 5 Stelle però non si è fatto vedere, ma dato il rinvio, domani potrebbe arrivare in Toscana per dare spettacolo e approfittare del vertice per fare un po’ di campagna elettorale in vista delle elezioni europee di maggio.

Sono in molti ad attenderlo. Lo scorso 25 gennaio l’ex comico ligure aveva partecipato come socio azionista di MPS alla riunione indetta per autorizzare i Monti Bond. Successivamente Grillo è più volte intervenuto sulle vicende di MPS, soprattutto nel corso della campagna per le politiche del 2013. La banca era diventata il simbolo della lotta al PD e, a quanto pare, potrebbe rappresentare anche oggi un’opportunità per lanciare l’ennesima frecciata a Renzi e al suo partito.

Domani dunque per la banca senese potrebbe essere un giorno importante, in vista del prossimo 20 maggio, giorno in cui i vertici si riuniranno per parlare della delega all’aumento di capitale da 5 miliardi votato all’unanimità e che partirà a giugno.
Sottolineiamo che questa ricapitalizzazione, da sola vale circa la metà di tutti gli aumenti di capitale bancari del 2014 nel nostro Paese.

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