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Local tax, IMU e Tasi 2016: aumenti possibili, revisione della tassa e provvedimenti allo studio del Governo
martedì 7 aprile 2015, di
Nel Consiglio dei Ministri, in programma alle 13,30 di oggi saranno definite le linee guida del DEF, il Documento di Economia e Finanza con il quale il Governo programma l’andamento dell’economia pubblica italiana per il prossimo anno.
Il varo del DEF avverrà, comunque, in due fasi, dal momento che, nella giornata di oggi sarà discussa solo una bozza e, alla fine del Consiglio dei Ministri, saranno rese note solo le stime macroeconomiche relative alla crescita del PIL, al deficit pubblico e al risparmio sugli interessi del debito pubblico, in relazione all’andamento dello spread.
Una strategia chiaramente prudente porta l’Esecutivo a rimandare a Venerdì prossimo l’emanazione del Documento di Economia e Finanza completo anche del Piano Nazionale delle riforme (PNR) che dovrebbe contenere gli interventi e le misure utili ad assicurare il rispetto e l’attuazione della stessa programmazione economica.
La partita è, comunque, tutta politica, dal momento che l’Esecutivo, con il DEF e le riforme correlate deve, da un lato, scongiurare il tanto temuto aumento dell’IVA per il 2016 e, dall’altro, deve far quadrare i conti di bilancio. Proprio per questo, se non si impongono nuove tasse, almeno a livello nazionale l’Esecutivo potrebbe, verosimilmente, prevedere tagli alla spesa pubblica che penalizzeranno gli enti locali.
Local Tax, IMU e Tasi nel 2016
Proprio sui tagli alla spesa pubblica e, nello specifico, sui tagli agli enti locali si è concentrata l’attenzione nelle ultime ore. Molte sono state le proteste dell’ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani) e la scelta dell’Esecutivo di rimandare il PNR a venerdì prossimo è dettata anche dalle necessità di un confronto, almeno formale, con i sindaci.
Non a caso anche se il Premier ha ritenuto improbabile la possibilità di nuove tasse a livello nazionale, non ha, invece, escluso con altrettanta certezza la possibilità di nuovi tributi a livello locale e, se le indiscrezioni relative al DEF dovessero essere oggi confermate, la programmazione economica dell’Esecutivo potrebbe prevedere tagli per 3 mld di euro ai trasferimenti di fondi agli enti locali.
Se questa ipotesi dovesse prendere corpo i Comuni si troverebbero di fronte a una scelta che già molte volte, nel corso degli ultimi anni si sono trovati a dover affrontare: o tagliare i servizi o imporre nuove tasse.
Inutile dire che se le tasse locali dovessero essere aumentate IMU a Tasi sarebbero le prime imposte interessate da questi aumenti. Al di là del fatto che il PNR potrebbe prevedere l’istituzione di una nuova local tax unica che dovrebbe ricomprendere non solo IMU e Tasi ma anche le addizionali IRPEF comunali, occorre notare che le aliquote delle imposte locali sono già state elevate fino al massimo possibile in molti comuni e in quasi tutte le cittù metropolitane e che, quindi, gli enti locali potrebbero solo optare per l’istituzioni di nuovi tributi.
Non solo, l’ANCI ha già notato che agire nuovamente sulla casa, prevedendo la possibilità di aumentare ancora le aliquote (stabilite dai Comuni) per IMU e Tasi o introducendo una nuova local tax potrebbe determinare ingenti danni sul mercato immobiliare, già gravemente penalizzato dalla crisi.
A questo quadro, già di per sè poco edificante, occorre aggiungere che la scorsa legge di stabilità ha previsto tagli ai Comuni per 1,2 mld di euro, alle città metropolitane per 1 mld di euro e alle Regioni per 4 mld: una decisione questa che produrrà i suoi effetti anche nel 2016, anno in cui, al netto di ulteriori interventi normativi, i fondi destinati agli enti locali diminuiranno sicuramente di 1 mld di euro.
Il Governo dovrebbe anche, nel 2016, restituire ai Comuni 625 milioni di euro, a titolo di compensazione per il mancato gettito configuratosi a seguito dell’abolizione dell’IMU sulla prima casa. Non solo non è ancora stato emanato il Decreto che consentirebbe l’attuazione di tale misura ma, per il prossimo anno, l’Esecutivo potrebbe anche decidere di risparmiare evitando di erogare questa somma agli enti locali.
I rincari e le nuove tasse previsti per il 2016
Quali sono, quindi, i rincari e le nuove tasse locali ai cui potrebbero andare incontro i contribuenti? Ecco le ipotesi in campo:
- Nuova Local Tax che riunisca IMU, Tasi e Addizionali Comunali Irpef, con prelievo maggiore rispetto ai precedenti tributi;
- Introduzione, a livello normativo, della possibilità, per Comuni e Città Metropolitane, di elevare ulteriormente le aliquote IMU e Tasi per il 2016. A tal proposito occorre ricordare che nel 2015 è stata prorogata la soglia massima del 2,5 per mille ma che, già in sede di definizione dell’ultima legge di Stabilità, tra le ipotesi ventilate, si era già parlato di una possibile elevazione dell’aliquota fino al 6 per mille;
- Rincari sui trasporti pubblici;
- Rincari sul costo degli asili nido;
- Rincari sui parcheggi pubblici;
- Rincari sulle mense scolastiche;
- Riduzione delle agevolazioni e delle detrazioni fiscali per le famiglie con i redditi più bassi;
- Nuova tassa sui diritti aeroportuali che si configurerebbe come una specie di tassa una tantum sul biglietto aereo, che potrebbe essere imposta dalle amministrazioni di molte città metropolitane e Comuni in cui è presente un aeroporto.