Home > Altro > Archivio > Libero scambio, TPP: arriva l’accordo USA-Pacifico. Cina grande esclusa

Libero scambio, TPP: arriva l’accordo USA-Pacifico. Cina grande esclusa

martedì 6 ottobre 2015, di Rosaria Vincelli

All’alba di ieri, dopo giorni di trattative, è stato raggiunto l’accordo tra 11 Paesi dell’Area del Pacifico e gli Stati Uniti che liberalizza il commercio e abbatte le barriere su mercati che rappresentano il 40% del Pil mondiale.

Tra i Paesi asiatici è coinvolto il Giappone, mentre la Cina resta fuori dai negoziati.

TPP: come si è arrivati all’accordo?

L’accordo di libero commercio, il Trans Pacific Partnership o Ttp è stato siglato ieri ad Atalanta, in Georgia, dopo aver superato la disputa più dura inerente i brevetti farmaceutici, su cui il Presidente Obama si è ampiamente battuto.

Il confronto ha riguardato principalmente Stati Uniti e Australia poiché quest’ultima sollecitava un processo di velocizzazione nell’introduzione dei prodotti generici.
Il compromesso raggiunto prevede ora una protezione tra i cinque e gli otto anni per i farmaci biologici, in alternativa alla richiesta degli Stati Uniti che ne ipotizzava dodici.

Trattative difficili ci sono state anche per quanto riguarda il settore auto, latticini e l’insieme della proprietà intellettuale.

Leggi anche: Cos’è il TPP? Cosa prevede, Paesi interessati, pro e contro

TPP: i contenuti dell’accordo

Il testo dell’accordo, che si compone di ben 30 capitoli verrà reso noto nelle prossime settimane e si fonda su alcuni capisaldi: ridurre dazi e barriere all’interscambio; liberalizzare i mercati agroalimentari, soprattutto di Canada e Giappone, i quali hanno accettato una riduzione di barriere per l’ingresso di derivati del latte esteri; rendere più severe ed uniformi le norme sui brevetti, a vantaggio ovviamente di case farmaceutiche; aprire le frontiere ad Internet.

Il progetto più ambizioso resta ovviamente quello di creare una forte alleanza in grado di dialogare con la Cina, Paese asiatico rimasto escluso dal patto.

Tra gli 11 Paesi che hanno aderito all’accordo: Australia, Brunei, Canada, Cile, Giappone, Malesia, Messico, Nuova Zelanda, Perù, Singapore e Vietnam.

Nonostante i compromessi, i negoziati risultano essere una vittoria per il Presidente Barak Obama che ricorda:

Ho passato ogni giorno della mia presidenza a combattere per far crescere la nostra economia e rafforzare la classe media. In un momento in cui il 95% dei nostri clienti vivono fuori dai confini degli Stati Uniti, non possiamo far scrivere a paesi come la Cina le regole dell’economia globale. Dobbiamo scrivere queste regole, aprendo nuovi mercati ai prodotti americani e allo stesso tempo fissare alti standard per proteggere i lavoratori e conservare il nostro mercato.

E aggiunge:

Questo è quello che l’accordo raggiunto oggi ad Atlanta farà.

La Casa Bianca fa sapere che l’accordo eliminerà oltre 18.000 tasse sul made in Usa, mascherate da tariffe, e creerà, secondo la Ofii, l’Associazione delle aziende internazionali, numerosi posti di lavoro legati a investimenti esteri diretti negli Stati Uniti.

Opposizioni per il TPP

Non da tutti però arriva il consenso: molti ritengono che il libero scambio distruggerà posti di lavoro anziché crearne di nuovi. Anche un’azienda forte come la Ford ha manifestato il suo diniego chiedendo di non approvare il Ttp nella sua forma attuale.

Non ci resta che attendere le valutazioni che farà il Congresso nell’esaminare la proposta di negoziato così come sottoscritta da Stati Uniti e 11 Paesi dell’Area Pacifico.

Concludendo questa fase, si potrà passare ad un altro importante ed ambizioso progetto, il Transatlantic Trade and Investment Partnership, l’accordo di libero scambio tra l’Unione Europea e gli Stati Uniti.

Un messaggio, un commento?

moderato a priori

Questo forum è moderato a priori: il tuo contributo apparirà solo dopo essere stato approvato da un amministratore del sito.

Chi sei?
I tuoi messaggi

Questo form accetta scorciatoie di SPIP [->url] {{bold}} {italic} <quote> <code> e il codice HTML <q> <del> <ins>. Per creare un paragrafo lasciate semplicemente una riga vuota.