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Legge di stabilità 2013, scuola: abolito l’aumento di ore per i docenti. Ecco tutte le novità

venerdì 23 novembre 2012, di Marta Panicucci

Poco più di un mese fa il Consiglio dei Ministri ha presentato al Parlamento la legge di stabilità per il 2013. Molte le novità, che il testo redatto dal governo Monti, apportava alla scuola italiana, così come forti sono state le successiva polemiche. Nella legge di stabilità approvata questo martedì dalla Camera, e passata ora al vaglio del Senato, è stata soppressa l’odiata norma sull’orario lavorativo. Questa, infatti, prevedeva l’incremento delle ore di insegnamento da 18 e 24 senza aumento di stipendio. Ma sono anche altri i cambiamenti apportati alla scuola dalla legge di stabilità appena passata alla discussione in Senato.

Aumento delle ore lavorative

La legge di stabilità sopprime il comma 42 che prevedeva da settembre 2013 un aumento delle ore lavorative dei docenti. L’orario di lavoro del personale docente, compreso quello di sostegno, della scuola secondaria di primo e di secondo grado doveva passare da 18 a 24 ore senza aumento di stipendio, ma con 15 giorni di ferie da prendere durante i periodi di sospensione delle attività didattiche. Nel testo approvato dalla Camera la norma è stata interamente cancellata ed i fondi necessari saranno reperiti:
  Dismissione di una delle sedi a Roma del Ministero dell’Istruzione. Dal 1° gennaio 2014, risolvendo il relativo contratto di locazione, si risparmieranno 6 milioni di euro annui.
  Riduzione di 20 milioni di euro per il fondo per gli investimenti nella ricerca scientifica e tecnologica.
  30 milioni di euro a valere sul fondo per le agevolazioni alla ricerca, con riferimento alle somme destinate al finanziamento a fondo perduto.
  Riduzione di 47,5 milioni di euro per le competenze accessorie del personale della scuola.
  Riduzione delle risorse per il fondo per la valorizzazione dell’istruzione scolastica, universitaria e dell’altra formazione artistica, musicale e coreutica.
  Riduzione lineare delle spese del Ministero dell’Istruzione.

Ferie non godute

La legge di stabilità introduce una modifica alla versione precedente che estende anche al personale ATA la possibilità di monetizzare le ferie non godute. In sostanza, nel caso in cui non sia possibile per il docente fruire di tutti i giorni a disposizione, dovrà essere retribuita la differenza spettante tra i giorni maturati e quelli goduti.

Fondo per la valorizzazione dell’istituzione scolastica

L’attuale legge di stabilità sopprime i commi relativi all’istituzione del fondo da ripartire per la valorizzazione dell’istruzione scolastica destinato ad integrare il Fondo per il funzionamento delle istituzioni scolastiche, a realizzare iniziative nazionali in materia di sicurezza nelle scuole, nonché alle necessità dell’organico di rete.

Enti per il disagio psico-sociale

È stata soppressa anche la disposizione che riduceva da 100 a 50 le unità da destinare ad enti ed associazioni che svolgono attività di prevenzione del disagio psico-sociale, assistenza, cura, insegnamento e riabilitazione di tossicodipendenti.

Queste le principali modifiche apportate dalla Camera alla legge di stabilità sul comparto scuola. Ora la parola passa alla commissione esaminatrice del Senato a al voto dell’aula che potrebbero inserire ulteriori modifiche al testo.

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