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Lavoro: Generazione D, come Disoccupati. Quale futuro? (Financial Times)
mercoledì 5 settembre 2012, di
I giovani di tutto il mondo hanno un problema comune: il lavoro, che non c’è. E’ la Generazione D, come Disoccupati, che vive un presente instabile e un futuro fatto di incertezze. Il Financial Times illustra la situazione sulla disoccupazione giovanile riportata dal ILO (International Labour Organization, Nazioni Unite): nei prossimi 5 anni la disoccupazione giovanile è destinata a crescere su scala mondiale: come non sentirsi precari?
Disoccupazione giovanile in aumento secondo l’ILO
L’Agenzia Internazionale per l’Organizzazione del Lavoro ha previsto che la disoccupazione giovanile aumenterà dal 12.7% di quest’anno al 12.9% del 2017, chiedendo per questo l’attivazione di nuove misure che contrastino questo fenomeno.
Il tasso di disoccupazione giovanile (ove per giovanile si intende di età compresa tra i 15 e i 24 anni) è aumentato dall’11.6% del 2007, crescendo dunque, man mano che la crisi si diffondeva nel mondo.
E’ possibile che i giovani disoccupati non vedranno la situazione migliorare nel giro di poco, spiega il Global Employment Outlook del ILO: "la crisi dell’Euro avrà impatti ulteriori anche su altre economie, dall’Asia Orientale all’America Latina".
Generazione D
Un aumento così drastico della disoccupazione porta a domandarsi quale possa essere il futuro di questa "generazione perduta". Si tratta di una "situazione socialmente inaccettabile e, in un certo modo, pericolosa per la nostra società" spiega Guy Ryder, direttore generale ILO, al Financial Times. Ryder prosegue insistendo sul fatto che la disoccupazione giovanile deve diventare la priorità assoluta di governi, aziende e multinazionali.
Per quanto riguarda le economie sviluppate, le previsioni parlano di una caduta dal 17.5% al 15.6% per quest’anno, anche se ci tengono a far notare che si tratta di un tasso ben più alto rispetto al 12.5% del 2007.
Buona parte di questo declino è dovuto non soltanto all’impoverimento del mercato del lavoro, ma anche ad una buona fetta di giovani che abbandonano, perdendo le speranze di trovare il lavoro.
Secondo lo studio ILO, il tasso di disoccupazione aumenterà in Asia e nel Medio Oriente, rimarrà statico per lo più nell’America Latina e subirà una leggera diminuzione nelle zone Africane del sub-Sahara.
L’aumentare di giovani disoccupati implica che anche un’accelerazione della crescita potrebbe non essere sufficiente a creare nuovi spazi di lavoro, sul breve termine.
La rinascita del lavoro: il futuro è dei giovani
Secondo Ryder c’è bisogno della "rinascita" delle attività e delle politiche sul mercato del lavoro: collocamento statale, impiego pubblico e investimenti sulle capacità dei giovani.
"Finché nuove iniziative non saranno intraprese o finché non sarà cambiato qualcosa a livello politico, la cosa migliore che possiamo sperare è quella di portare avanti la situazione così com’è, senza dimenticare che l’attesa può diventare qualcosa di spiacevole, soprattutto quando succede qualcosa dal punto di vista finanziario" ha spiegato Ryder.
La disoccupazione è esasperante e, dall’esasperazione alla disperazione c’è poca strada di mezzo.
Il rapporto della ILO insiste su come i governi debbano adottare politiche incentrate sui giovani, la "gioventù come garanzia", così come accade in Svezia o in Finlandia: si offrono lavori o esperienze di lavoro, educazione o formazione per evitare che i giovani perdano contatto col mercato del lavoro. E, attenzione, politiche del genere costerebbero meno del 1% del PIL.
| Traduzione per Forexinfo.it a cura di Federica Agostini - Fonte: Financial Times |
| Titolo originale: Youth jobless rate to rise, says ILO |