Lavorare nel turismo in Italia: le figure più ricercate nel 2014

Lavorare nel turismo in Italia: un’occasione non solo per aspiranti cuochi e camerieri. Nonostante la crisi che da anni sta affliggendo il Belpaese, infatti, è giunto il momento di smettere di considerare il settore turistico appannaggio esclusivo di ragazzi in cerca di occupazioni temporanee, quasi sempre scarsamente retribuite, e di dare un’occhiata alle offerte più specializzate e, soprattutto, pagate.

Il turismo offre un milione di posti di lavoro

Secondo dati provenienti direttamente dalle banche dati dell’Inps ed elaborati da Federalberghi e Fipe, in collaborazione con l’Ente bilaterale nazionale del turismo, quasi il 5 per cento dell’occupazione dipendente in Italia proviene dal settore del turismo. Un comparto che conta circa 1 milione di posti di lavoro e si è dimostrato capace di reggere contro l’urto violento della crisi economica, infatti il segno meno è comparso solo negli ultimi due trimestri dello scorso anno, e in misura decisamente inferiore rispetto ad altri settori.

Le potenzialità del settore turistico in Italia

Il turismo rappresenta quindi un autentico motore di sviluppo economico per il Belpaese, anche se non adeguatamente sfruttato e valorizzato. Consideriamo, infatti, che lo Stivale detiene il maggior numero di siti inclusi dall’Unesco nella lista dei patrimoni dell’umanità (ben 49) ma, secondo gli ultimi dati diffusi proprio dall’Organizzazione mondiale del turismo, il comparto produce in Italia solo l’8,6 per cento del Pil, contro il 9,3 per cento della Francia e il 14,9 per cento della Spagna. Un settore su cui puntare i riflettori, quindi, anche in vista dell’Expo lombardo del 2015 che porterà in Italia ben 21 milioni di visitatori.

I profili più ricercati

E’ proprio la congiuntura economica sfavorevole a costringere il settore a puntare sull’attrattività verso un turismo di alto livello. Tra le figure più ricercate, secondo Openjobmetis, troviamo:

• Il guest relation manager, professionista operante negli hotel a cinque stelle e che gestisce le relazioni con i clienti. Il profilo ideale è un laureato in management del turismo, con ovvia conoscenza delle lingue straniere: non solo il classico inglese, ma anche una lingua a scelta tra russo, cinese e arabo;

• Il food&beverage manager, ovvero colui che si occupa di tutti gli aspetti che riguardano la ristorazione, dall’approvvigionamento fino al controllo degli standard di qualità. Anche qui la laurea ideale è quella in management o economia del turismo;

• Il room division manager, la tradizionale figura che nel settore alberghiero si occupa della gestione economica e operativa dei singoli piani di un hotel.

Gli stipendi medi, trattandosi di figure altamente specializzate, si aggirano sui 40 mila euro annui, ai quali va aggiunta anche una parte variabile legata ai sistemi di incentivi economci presenti nelle singole aziende.