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Laurea in Giurisprudenza: che lavori si possono fare?
giovedì 9 febbraio 2017, di
Quali lavori si possono fare con la laurea in Giurisprudenza?
Molti pensano che l’unico sbocco sia diventare avvocato, ma in realtà non è così.
Oggi diventare avvocato può essere più difficile di qualche anno fa, ma questo è solo uno dei lavori che si possono fare con la laurea in Giurisprudenza.
Se sei appena uscito dall’università o vorresti iscriverti, forse ti starai domando che lavori si possono fare con la laurea in Giurisprudenza.
Con la laurea in Giurisprudenza, infatti, si possono fare diversi lavori dai più tradizionali a quelli più innovativi.
Non è detto che la via di uno studente o una studentessa con una laurea in Giurisprudenza sia obbligata e non tutti si danno alla classica avvocatura: ci sono diversi lavori che vi possiamo suggerire e a volte è necessario anche reinventarsi un po’, magari sfruttando i mezzi moderni.
Molti, probabilmente, si saranno domandati se diventare avvocato convenga o magari, semplicemente, non amano la professione forense e preferiscono sfruttare la propria laurea in Giurisprudenza facendo altri tipi di lavori.
Ecco, dunque, una guida per capire quali lavori si possono fare con la laurea in Giurisprudenza.
Laurea in Giurisprudenza: i lavori tradizionali
Molti degli studenti e delle studentesse che si sono iscritti alla facoltà di Giurisprudenza, probabilmente lo avranno fatto pensando alle professioni tradizionali legate a questo tipo di laurea.
Tra queste c’è sicuramente la professione dell’avvocato che è un libero professionista e svolge attività giudiziale e stragiudiziale.
Per svolgere tale professione, però, non è sufficiente la laurea magistrale, ma è necessario la pratica forense di due anni presso uno studio legale.
Coloro che oltre all’università decideranno di frequentare anche la Scuola di Specializzazione potranno effettuare solo un anno di pratica forense.
Per trovare uno studio legale disposto a farvi effettuare il tirocinio e in mancanza di contatti personali diretti, è necessario rivolgersi al Consiglio dell’Ordine Forense della vostra città di residenza.
Di solito il praticantato si effettua a titolo gratuito e la decisione di erogare un rimborso spese dipende dallo studio in cui lo svolgerete.
Finiti gli anni di praticantato si potrà ottenere l’abilitazione sostenendo l’esame di stato che vi conferirà la facoltà di esercitare e vi permetterà di essere iscritti all’albo professionale.
Un altro lavoro che è possibile svolgere con la laurea in Giurisprudenza è quello del notaio, la figura professionale che si occupa di garantire la validità dei contratti o, in generale, dei negozi giuridici.
Anche per questa professione è necessaria l’abilitazione: dopo la laurea in Giurisprudenza, dunque, si dovranno effettuare 18 mesi di praticantato per poi sostenere l’esame di stato ed essere iscritti all’albo.
Altra professione classica legata alla laurea in Giurisprudenza è quella del magistrato e molti studenti e studentesse intraprendono questo tipo di percorso proprio con la volontà di entrare a far parte dell’ambito della magistratura.
Per diventare magistrato, però, non è sufficiente la laurea in Giurisprudenza, ma bisogna frequentare la Scuola di Specializzazione per le professioni legali per poi poter accedere al concorso per entrare in magistratura.
Anche gli avvocati che hanno già sostenuto l’esame di stato e che sono abilitati alla professione sono ammessi al concorso per diventare magistrato.
Ricordiamo che tutte queste professioni possono essere svolte solo con la laurea magistrale in Giurisprudenza, dunque quella della durata di cinque anni e non con la triennale.
Laurea in Giurisprudenza: altri lavori
I lavori che si possono fare con una laurea in Giurisprudenza, però, non sono solo quelli classici e con la laurea magistrale ci sono altre professioni che si possono effettuare.
Molto dipende dal percorso di studi che si è effettuato: se si è deciso di conseguire solo la laurea triennale (senza l’abilitazione) o anche di specializzarsi con una laurea magistrale.
Coloro che hanno deciso di specializzarsi con una laurea magistrale in Giurisprudenza possono decidere di intraprendere vie diverse da quelle dell’avvocato, del notaio o del magistrato.
Ad esempio con la laurea in Giurisprudenza è possibile dedicarsi all’insegnamento, diventando professore alla scuole superiori.
Se invece vi piace molto viaggiare e conoscete bene le lingue, potreste decidere di intraprendere la carriera diplomatica oppure potreste svolgere il lavoro di dirigente sia in ambito pubblico che privato.
Come abbiamo detto, però, la laurea in Giurisprudenza offre diverse possibilità di lavoro e soprattutto non per tutte è necessaria la laurea magistrale.
Per alcuni lavori che si possono svolgere con la laurea in Giurisprudenza è sufficienta la laurea triennale.
Con la sola laurea triennale, infatti, potreste decidere di lavorare per banche e assicurazioni, magari nell’ambito degli uffici legali, oppure svolgere attività di consulenza collaborando con qualche società o fondandone una propria.
Anche il settori della pubblica amministrazione può accogliere un laureato in Giurisprudenza che potrebbe diventare funzionario. Se preferite, invece, lavorare nel privato potreste farvi assumere da qualche azienda e occuparvi delle questioni legali.
La flessibilità e le capacità gestionali di un laureato in Giurisprudenza, infatti, gli permettono di collocarsi in diversi ambiti, soprattutto in quello privato che non è vincolato alla procedura concorsuale.
Come avete visto, i lavori che si possono fare con una laurea in Giurisprudenza sono diversi: basta essere consapevoli delle proprie capacità e di ciò che si vuole fare nella vita.

