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La patente a punti compie 10 anni, quasi 90 milioni i punti sottratti. Donne e anziani i meno colpiti
lunedì 1 luglio 2013, di
Sono passati già 10 anni da quel primo luglio 2003, giorno in cui prese vita la patente a punti. Precisamente 10 anni fa infatti prese "servizio permanente effettivo" la nuova patente e di pari passo anche il terrore degli automobilisti di finire i propri punti e dover tornare sui banchi della scuola guida.
Da quel primo luglio 2013 tutti gli automobilisti italiani avevano a disposizione 20 punti in dotazione e due punti aggiuntivi ogni due anni trascorsi senza alcuna infrazione. Fin dall’inizio la fantasia italiana si fece sentire e iniziarono subito a uscire sui giornali storie di over 60 alla guida di auto nei pressi di una discoteca in piena notte o la moto di grossa cilindrata guidata di sabato notte a 300km/h dalla nonna di 80 anni.
Patente a punti: un bilancio
La patente a punti ha funzionato, sottolinea il presidente Asaps, Giordano Biserni, insieme però alle norme antialcol più severe e all’incremento dei controlli con l’etilometro.
Partendo dai dati drammatici del 2002, anno in cui si registrarono 265.402 incidenti con 6.980 morti e 378.492 feriti non si può non notare il miglioramento della situazione sulle nostre strade. Nel 2011 infatti gli incidenti sono scesi ai minimi storici: 205.638 incidenti, -22,5%, con 3.860 vittime -44,7% e 292.019 feriti -22,8%. Nonostante la chiara diminuzione di incidenti sulle strade italiane, il bilancio giornaliero resta comunque pesante: 11 morti e 800 feriti al giorno. Secondo Asaps e associazioni per la sicurezza sulla strada, il tassello mancante:
si chiama Omicidio stradale per chi uccide da ubriaco over 1,5 g/l o drogato, insieme all’ergastolo della patente, punti o non punti.
Donne e anziani i più prudenti
5milioni sono le patenti che in questi 10 anni non hanno perso alcun punto, ma anzi ne hanno guadagnati due ogni biennio arrivando alla cifra massima di 30 punti. Sono passati 10 anni dall’entrata in vigore della patente a punti ed è il momento di fare un bilancio: i dati forniti dal Ced in occasione del compleanno della patente a punti possono essere un ottimo spunto per una riflessione.
Sono quasi 90 milioni i punti sottratti dalle 37milioni di patenti attive dall’estate del 2003 ad oggi, una media di circa 2,3 detrazioni per conducente.
Dati di genere: oltre 3/4 di questi punti sono stati tolti agli uomini, un fenomeno dato probabilmente dalla maggior prudenza delle donne e dal fatto che di solito quest’ultime hanno sulle spalle un minor bagaglio di ore al volante. Quasi il 50% dei punti sottratti interessa la categoria d’età che va dai 25 ai 44 anni, il punto più basso si raggiunge con gli over 70: per loro solo l’11% di punti sottratti.
Distinguendo tra le regioni italiane: i più indisciplinati sono i patentati di Emilia-Romagna e Toscana, a Bologna, Ferrara, Modena, Ravenna, Prato, Forlì e Firenze oltre 300 i punti persi ogni cento patenti. I meno colpiti invece sono gli automobilisti della Sardegna, della provincia di Avellino e Benevento. Una distinzione territoriale da attribuire ai comportamenti più o meno rispettosi del codice della strada, ma anche ad un modo diverso, in quanto a capillarità ed efficacia, di portare avanti i controlli sulle strade.
Nonostante i 90 milioni di punti detratti a dover rifare l’esame per la patente non sono stati tanti guidatori: in 10 anni sono state azzerate 170mila patenti.