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L’industria degli alcolici spinge per la guida autonoma

martedì 20 marzo 2018, di Luca Secondino

La guida autonoma non è un’occasione d’oro soltanto per le numerose start-up e le compagnie non automotive che possono brevettare nuove tecnologie, ma anche per i colossi dell’alcol che potranno trarre tutti i benefici dal minor numero di conducenti.

Il Washington Post ha rivelato che grandi aziende produttrici di bevande alcoliche stiano facendo pressioni affinché vengano adottate dal Governo statunitense politiche in favore della guida autonoma. Il motivo di questo interesse si intuisce facilmente: diminuendo il numero dei guidatori, aumenterebbe il consumo di alcol.

Il giro d’affari per chi produce e vende alcolici vedrebbe un’interessante crescita, con ripercussioni sull’abuso dell’alcol e ancora una volta sulle responsabilità alla guida di veicoli autonomi.

Le lobby dell’alcol in sostegno delle auto robot

La Wine and Spirits Wholesalers of America - che raccoglie 400 grandi distributori di alcolici - e la Foundation for Advancing Alcohol Responsability - che riunisce i maggiori produttori di bevande alcoliche, hanno offerto appoggio alle nuove tecnologie di guida autonoma.

La prima associazione ha preso parte alla Coalition for Future Mobility, una lobby impegnata a favore della guida autonoma, mentre l’altra ha partecipato ad una proposta di legge per velocizzare l’entrata in vigore delle auto autonome.

Per i colossi del bere, il vantaggio sarebbe tutto economico: la stima di Morgan Stanley prevede un giro d’affari di 250 miliardi di dollari grazie alle auto senza conducente che consentirebbero di aggiungere alle consumazioni attuali tutti gli odierni guidatori che un domani saranno semplici passeggeri.

Guida autonoma non è sinonimo di abuso d’alcol

La guida in stato di ebbrezza è tra le prime cause di incidenti stradali mortali, negli Usa la media è di oltre venti vittime giornaliere, e la guida autonoma potrebbe sicuramente diminuire il numero di reati legati all’alcol in auto: meno patenti ritirate, meno multe e meno incidenti.

A lungo andare, la serenità di non doversi contenere al pub potrebbe portare come effetto collaterale della guida autonoma l’abuso d’alcol, che a quel punto sarebbe più difficile da gestire, un po’ come il fumo.

Alla base dovrà esserci un impianto legislativo capace di tenere conto di ogni situazione per le responsabilità in regime di guida autonoma, perché al momento questa è ancora di chi siede al posto di guida e auspichiamo possa essere così anche in futuro e rimanere un aiuto in casi di emergenza.

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