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L’idea di Trenitalia: biglietti più cari per i pendolari. Protestano Regioni e consumatori

venerdì 8 novembre 2013, di Valentina Brazioli

Biglietti più cari per i pendolari, treni meno pieni. Un’equazione forse azzardata, ma che sembra aver trovato un convinto sostenitore nell’amministratore delegato di Ferrovie dello Stato, Mauro Moretti, che ha illustrato la sua proposta ai giornalisti presenti ieri al convegno sul tema “Imprenditoria e Start Up femminili”. Insomma, per rendere i nostri treni locali meno affollati la soluzione risiederebbe nella differenziazione delle tariffe a seconda dell’orario. Una proposta “impopolare”, come l’ha definita lo stesso Moretti, ma che secondo lui permetterebbe “di offrire, a parità di risorse, servizi migliori”. Inoltre, evidentemente non pago di aver innescato una tale miccia nell’annoso dibattito sul trasporto ferroviario, il manager ha poi puntato poi il dito contro le Regioni:

Ci sono 500 milioni per il materiale rotabile, dei quali 200 milioni dovrebbero essere per le ferrovie, ma ancora non sappiamo se andranno a noi o alle Regioni.

Le reazioni delle Regioni

Le reazioni degli enti locali non si sono fatte attendere, dapprima con la garbata replica del governatore del Molise, Paolo di Laura Frattura, che ha ricordato i tagli ai trasferimenti per 560 milioni di euro, poi con l’intervento decisamente più risentito di Enrico Rossi, presidente della Regione Toscana, che stamane ha affidato al social network Facebook il suo sfogo:

Ora mi sono davvero rotto le palle con Trenitalia e con le politiche del Governo per il trasporto regionale su ferro.

Le accuse di Enrico Rossi

Un vero e proprio j’accuse, a partire dalla constatazione che gli utili di Ferrovie dello Stato, che nel 2012 ammontano a 380 milioni di euro, sarebbe più utile destinarli ai treni regionali - le cui pessime condizioni sono note a tutti - mentre invece:

Decide di fare un favore a Ntv, cioè a Della Valle e a Montezemolo, e di ridurre di 80 milioni i costi dell’uso della infrastruttura ferroviaria agli utilizzatori.

Ma la dura reprimenda del politico toscano non finisce qui, e anzi propone, per migliorare il trasporto regionale, di istituire una tassa progressiva sui treni Alta velocità per chi viaggia:

In prima classe, o come diavolo si chiamano business, vip, class e altro ancora con queste parole idiote e classiste.

Una posizione durissima, sostanzialmente in linea con quanto affermato oggi anche dal capogruppo regionale veneto di Italia dei Valori, Antonino Pipitone, che accusa le Ferrovie dello Stato di voler caricare ulteriori costi sui pendolari, cioè proprio su coloro che non hanno la possibilità di scegliere altri mezzi di trasporto. E non risparmia frecciate al curaro a Moretti:

Se vuole tagliare senza remore, cominci dal suo mega compenso e da quello dei suoi manager.

Le proteste di Federconsumatori

Inevitabili, infine. le reazioni delle Associazioni dei consumatori che, con un comunicato stampa diffuso da Federconsumatori, hanno paventato il timore che la proposta dell’AD di Ferrovie dello Stato lasci intravedere l’ennesima stanga a carico dei cittadini.

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