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Evasione Fiscale: il Governo vuole recuperare 2 miliardi entro il 2015
mercoledì 30 aprile 2014, di
2 miliardi in più -L’esecutivo prosegue la sua attività, e questa volta focalizza la sua attenzione sulla lotta all’evasione fiscale. In particolare il premier Renzi ha posto l’obiettivo di recuperare altri 2 miliardi di euro, oltre alla cifra che già attualmente viene recuperata, dal contrasto ad evasione ed elusione entro il 2015. In base ai dati forniti dall’ex Direttore centrale Attilio Befera il recupero nel 2013 si è attestato intorno ai 13 miliardi di euro e pertanto l’anno prossimo l’erario potrebbe introitare circa 15 miliardi di euro.
Una cifra di tutto rispetto ma che comunque rappresenta appena il 6 % circa di quanto si stimi venga evaso nel territorio italiano in un anno. Infatti in base ai dati della Corte dei Conti le imposte erariali che vengono evase ogni anno ammontano a circa 90 miliardi di euro (parliamo di Iva, Ires, Irap, Irpef ed addizionali), alle quali occorre sommare l’evasione derivante da contributi ed imposte locali che ammonta a circa 90 – 100 miliardi di euro.
Problema riscossione - L’esecutivo tenterà anche di inserire delle norme volte a favorire una riscossione delle somme contestate più semplice ma soprattutto più efficace. Nel periodo che va dal 2002 al 2012 infatti non sono stati recuperati circa 545 miliardi di euro su un totale di circa 800 miliardi di euro (cifra che rappresenta i due terzi del totale).
Sul punto l’esecutivo pensa di predisporre una relazione annuale in materia di evasione con la quale si calcola il possibile imponibile evaso, ed una volta calcolato il tax gap, il contrasto al sommerso si concentrerà soprattutto nelle regioni più a rischio. Un primo appuntamento si avrà il 23 giugno 2014, quando il governo ed i tecnici avranno il compito di verificare i dati inerenti il 2013 e vedere gli sviluppi che potrà avere l’attività di contrasto nel 2014 (sia per quanto concerne la tax compliance che l’attività di accertamento vera e propria).
Le armi contro l’evasione - In futuro i membri dell’esecutivo puntano molto forte sull’incrocio delle banche dati (sono circa 128 le banche dati a disposizione dei dipendenti), un aspetto che sino ad ora non è stato tenuto nella giusta considerazione. Inoltre verrà fatta una notevole accelerazione in tema di fattura elettronica, visto che dal 6 giugno prossimo diverrà obbligatoria per tutti i fornitori che lavorano con i Ministeri, le agenzie fiscali e gli enti previdenziali.
L’obbligo di fattura elettronica si estenderà anche a livello locale entro il 31 marzo 2015, data in cui tutti i fornitori di Comuni, Regioni ed enti territoriali dovranno adeguarsi.