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L’emendamento salva pensioni... d’oro!

lunedì 17 dicembre 2012, di Piero Capello

La corsa per l’approvazione della Legge di Stabilità è ormai da tempo diventata una maratona.
Ad appesantire il provvedimento i numerosi emendamenti aggiunti dalle diverse parti politiche.
La legge, che vara numerose misure di austerità, ha l’obbiettivo ultimo di salvare i conti dell’Italia.
Per molti cittadini si tratta di una mazzata.
Per fortuna c’è chi pensa ai pensionati e propone un emendamento ad hoc.
Peccato che non sia diretto a tutelare i vecchietti che campano con cinquecento euro al mese, ma ai vertici della Pubblica Amministrazione e sia già stato ribattezzato emendamento salva pensioni d’oro!

Pensionati fortunati

Sono pochi in Italia quelli che possono guardare al titolo di questo paragrafo senza considerarlo un ossimoro.
Effettivamente la crisi sta logorando il paese come una brutta malattia e la medicina approntata dal governo tecnico appare dura ma necessaria.
Una medicina amara, ma non per tutti allo stesso modo.
Chi ha accusato il governo di essere forte con i deboli e debole con i forti, potrebbe aggiungere una freccia al suo arco se venisse approvato un emendamento proposto dalla Senatrice PDL Cinzia Bonfrisco.
Il decreto mirerebbe a sanare un’ingiustizia.
Quale? Si domanderà il lettore con aria scettica, ormai disilluso dagli scandali della Casta.
In realtà si tratta effettivamente di un ingiustizia.
Sta poi a chi legge giudicare se rappresenti una priorità per l’Italia, in particolare per quella metà degli italiani che dispone di appena il 10% delle ricchezze del Paese.

  • Come sappiamo, la Legge di Stabilità dispone una serie di tagli. Tra questi, ne viene proposto uno relativo alle pensioni dei soggetti che si trovano a ricoprire cariche ai vertici della Pubblica Amministrazione e dello Stato, comprese le Forze dell’Ordine.
  • Si tratta, come sottolinea la Senatrice Bonfrisco, di soggetti che rivestono ruoli di grande responsabilità, sulle cui spalle effettivamente grava un pesante fardello. Non meriterebbero dunque di essere danneggiati.
  • I paletti posti dal Governo Monti andrebbero a invalidare i requisiti di anzianità validi per maturare il diritto alla pensione.
  • Secondo i vecchi parametri, alcuni soggetti avrebbero maturato al 22 dicembre del 2012 i detti requisiti.
    La Senatrice Bonfrisco ritiene che almeno per costoro si debba soprassedere dall’applicazione dei paletti di cui sopra.
  • In caso contrario si cadrebbe nell’illegittimità costituzionale: tali soggetti verrebbero infatti privati di un diritto acquisito.

Ingiustizia?

Forse è possibile parlare di ingiustizia. Magari anche di violazione di un diritto acquisito e quindi di illegittimità costituzionale.
In realtà, la cosa migliore sarebbe parlare di sacrificio.
In un momento come l’attuale, in cui si assiste a un impoverimento sempre maggiore della classe media, spina dorsale del Paese, tutelare figure tutto sommato ai vertici della piramide sembra, a molti, paradossale.
Nessuno può negare che ricoprire posizioni ai vertici dello Stato, della Pubblica Amministrazione e delle Forze dell’Ordine sia un incarico logorante e di responsabilità, che meriti una giusta ricompensa, malgrado i numerosi scandali che periodicamente colpiscono l’intera classe dirigente Italiana.
Ma non sarebbe giusto che, in un periodo in cui a tutti sono richiesti grossi sacrifici, il buon esempio venisse dall’alto?

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