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L’austerità in Grecia deve finire: Troika vs Atene, chi avrà la meglio?
mercoledì 11 dicembre 2013, di
Il ministro delle finanze greco Yannis Stournaras ha rilasciato un’intervista alla CNBC affermando di essere speranzoso circa il fatto che la Grecia riceverà 1 miliardo di euro di aiuti nonostante le trattative con i creditori siano in una fase di stallo. Gli ispettori della Troika sono ritornati ad Atene martedì per valutare i progressi dell’economia greca sulle riforme da attuare in cambio degli aiuti.
Stournaras ha affermato che
Noi continuiamo le discussioni con l’obiettivo di raggiungere un accordo il prima possibile. Le basi ci sono tutte, di conseguenza ci aspettiamo di ricevere gli aiuti entro la fine dell’anno.
Il salvataggio greco
Fino ad ora il governo greco ha ricevuto 240 miliardi di euro di prestiti internazionali vincolati all’attuazione di riforme strutturali e di dure misure di austerità. La Troika però è piuttosto restìa a concedere l’ultima tranche di aiuti, non essendo soddisfatta di come Atene abbia di fatto ritardato a raggiungere gli obiettivi prefissati.
Stop all’austerità in Grecia
Stournaras ha ripetuto le sue opinioni ai microfoni della CNBC lunedì. La Grecia non attuerà più ulteriori tagli alla spesa pubblica. La Troika ha continuamente fatto pressioni sulla Grecia affinchè attuasse ulteriori tagli, pena il venir meno di ulteriori aiuti. Stournaras ha affermato che
Ho già accennato ai limiti sociali contro cui ulteriori misure di austerità possono scontrarsi. Ed è per questo che il governo greco si rifiuta di attuare ulteriori tagli. Penso abbiate tutti ascoltato il Presidente dell’Eurogruppo parlare di questi problemi. La Troika sta facendo marcia indietro. C’è quindi tutto lo spazio per poter trovare insieme delle soluzioni.
Crescita greca nel 2014?
L’economia greca sta mostrando timidi segnali di ripresa in tempi recenti. Durante il weekend il parlamento greco ha approvato la legge di bilancio che dovrebbe far uscire il paese da una recessione lunga sei anni nel 2014, generando una crescita del Pil dello 0,6%. Il paese ha un avanzo primario di 812 milioni di euro nel 2013, il primo surplus di bilancio da dieci anni a questa parte, condizione fondamentale imposta dalla Troika in cambio degli aiuti.
Stournaras ha detto alla CNBC di essere ottimista circa i progressi fatti dall’economia greca. Il ministro delle finanze è convinto che la Grecia tornerà sui mercati nel 2014, riacquistando inoltre l’accesso ai mercati internazionali delle merci. Per usare le parole di Stournaras
Sono molto ottimista per quanto riguarda le prospettive sull’anno prossimo. Il paese avrà una crescita positiva, il che ci permetterà di ottenere un limitato accesso al mercato l’anno prossimo. Sarebbe la prima volta dal 2010. per noi è un evento molto importante.
Il gap fiscale in diminuzione
Stournaras si è inoltre mostrato positivo circa la chiusura da parte della Grecia del gap fiscale, ossia della differenza tra valore futuro delle obbligazioni finanziarie e valore futuro delle entrate fiscali, altra fonte di contrasti tra la Grecia e la Troika. La stima del governo greco sul gap fiscale si attesta intorno ad un valore pari a 500 milioni di euro, mentre le proiezioni della Troika vedono un deficit pari a 2 miliardi di euro. Lo stesso Sournaras ha affermato che
La Grecia ha un elevato gap fiscale che si sta riducendo lentamente. La riduzione genererà crescita nell’anno prossimo, tramite un aumento degli investimenti e delle esportazioni.
Forza dell’Euro = debolezza della Grecia
Una potenziale minaccia per il tentativo di ripresa della Grecia sarebbe la forza dell’Euro, come ha sottolineato lo stesso Stournaras ai microfoni della CNBC.
L’Euro più forte potrebbe indebolire la Grecia, in quanto la maggior parte della domanda estera di beni greci proviene dall’Eurozona. Un apprezzamento dell’Euro potrebbe allora far calare l’appetibilità dei beni greci e indebolire ulteriormente la ripresa dell’economia ellenica.
Come ha ricordato lo stesso Stournaras
Sono preoccupato della forza dell’Euro. La domanda estera di beni greci viene prevalentemente dall’Eurozona. Sono preoccupato per la perdita di competitività che ciò potrebbe portare alla Grecia.
Libera traduzione da Katie Holliday per la CNBC