Home > Altro > Archivio > L’ Argentina non pagherà gli investitori USA. nuovo default in vista?

L’ Argentina non pagherà gli investitori USA. nuovo default in vista?

venerdì 1 marzo 2013, di Vittoria Patanè

Lo spettro default torna a terrorizzare l’Argentina.
Il Paese sudamericano ha dichiarato in tribunale di non aver intenzione di ripagare i suoi debiti, così come prevedono le sue normative.
“Non accetteremo situazioni che violano il diritto argentino” ha detto il vicepresidente Boudou.

Ed intanto il costo delle assicurazioni sul debito sovrano è salito alle stelle e gli investitori stanno scappando da una bancarotta che sembra sempre più probabile.

Le dichiarazioni argentine

L’Argentina cercherà di convincere i giudici della corte di Appello federale di New York a ritirare la sentenza di primo grado che aveva imposto a Buenos Aires il pagamento di 1 miliardo e 300 milioni di dollari ai suoi creditori. Questi creditori sarebbero in prevalenza Hedge Fund come Elliott Management, NML Capital Ltd e Aurelius Capital Management, che chiedono il rimborso del valore nominale dei titoli, a seguito del default del 2002

Il default del 2002

Nel 2002 l’Argentina andò in default, ristrutturando il proprio debito che era pari a 132 miliardi di dollari. La ristrutturazione proposta dal Governo prevedeva il pagamento dei titoli precedenti a valori molto più bassi, circa il 25,30% dell’obbligazione contratta, e con una dilazione significativa della scadenza dei bond.

Quasi il 90% dei creditori accettò questa decisione, ma altri, supportati dal Fondo Monetario Internazionale, querelarono l’Argentina al fine di ottenere il proprio denaro e non vederlo sparire con il default.

L’Argentina non pagherà

L’avvocato che si occupa della causa argentina, ha ribadito che, in caso di sentenza negativa, Buonos Aires non la rispetterà.
Secondo il Wall Street Journal:

“Le preoccupazioni che l’Argentina si avvicini sempre più al default hanno spedito il costo per assicurare i titoli di Stato del Paese al loro livello più alto da novembre.
Le dichiarazioni effettuate dal legale argentino nella seduta della corte d’appello di New York di Mercoledì scorso, lasciano intendere che il governo sceglierà volontariamente il default se sarà obbligato a pagare i creditori che non avevano accettato i termini di pagamento del debito derivante dal precedente default del 2002.”

Dello stesso avviso Bloomberg, che rimarca:

“L’Argentina non si conformerà alla sentenza volontariamente, se essa rimarrà inalterata,e andrà in default. Una presa di posizione molto forte quella del Paese sudamericano, che avrà conseguenze più gravi del previsto”.

Insomma, anche se la corte d’Appello confermasse la sentenza di primo grado, l’Argentina non pagherà.

La posizione di Buenos Aires è quindi chiara ed è stata confermata a chiare lettere anche dal vicepresidente Boudou:

“Vogliamo pagare i debiti. Noi risarciremo sempre coloro i quali hanno accettato la ristrutturazione del nostro debito. Ma l’Argentina non può non rispettare le sue stesse leggi”.

Due strade

L’Argentina ha quindi davanti due strade: pagare i termini dei concordati su cui si è fatto default, rischiando però di ricevere querele su querele da coloro che hanno accettato le nuove condizione, oppure smettere di pagare e andare incontro ad un nuovo default.

La prossima scadenza di pagamento è prevista per il 31 marzo e gli analisti scommettono che la decisione della corte federale arriverà prima di quella data.

In una situazione del genere comunque, il default sta sempre più diventando una certezza e non una probabilità.

Un messaggio, un commento?

moderato a priori

Questo forum è moderato a priori: il tuo contributo apparirà solo dopo essere stato approvato da un amministratore del sito.

Chi sei?
I tuoi messaggi

Questo form accetta scorciatoie di SPIP [->url] {{bold}} {italic} <quote> <code> e il codice HTML <q> <del> <ins>. Per creare un paragrafo lasciate semplicemente una riga vuota.