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Iva, Irpef, Service tax e accise: a gennaio arriva la stangata. Ecco tutti gli aumenti
lunedì 16 settembre 2013, di
Iva, irpef e accise varie, sono tante le voci che subiranno un aumento a partire dal primo gennaio del 2014. Il governo infatti ha in serbo per tutti i cittadini italiani una bella sorpresa per il nuovo anno: una stangata su tasse e spese per consumi e servizi.
Il primo problema che il governo deve affrontare è l’aumento dell’Iva previsto per il primo di ottobre. L’abolizione dell’IMU ha comportato un notevole sforzo economico e ed ha sottratto dalle casse dello Stato la copertura finanziaria utile per risolvere altri problemi, come appunto l’aumento dell’Iva.
Ma non c’è solo l’Iva a tormentare le tasche degli italiani perché a partire dal primo gennaio del 2014 saranno molti i rincari da dover affrontare. Di seguito proponiamo un riassunto che, oltre all’aumento dell’Iva e dell’Irpef, dà conto anche di tutte le accise che tanto peso hanno sul calo dei consumi.
Aumento Iva
A fine giugno per scongiurare l’aumento dell’Iva è stato reperito dal governo poco più di un miliardo che è bastato per rinviare l’aumento Iva solo di tre mesi. Ora, alla vigilia del termine stabilito (il primo ottobre) si cerca un ulteriore copertura finanziaria per rimandare il problema almeno al nuovo anno. Se questo non sarà possibile, dal prossimo mese subiremo un incremento dell’Iva su elettronica di consumo, veicoli, abbigliamento e servizi professionali. Al momento è allo studio del governo, non solo la ricerca delle risorse economiche necessarie per scongiurare l’aumento Iva, ma anche la possibilità, in sede di legge finanziaria, di modificare il paniere dei beni interessati.
Altro discorso per l’aumento dell’Iva sui "supporti integrativi" dell’editoria. Il decreto legge che stanziava i finanziamenti per gli ecobonus prevedeva, per la loro copertura, l’aumento iva sull’oggettistica venduta insieme ai quotidiani. L’aumento che scatterà a partire dal primo gennaio del 2014 riguarderà precisamente:
nastri, i dischi, le videocassette e gli altri supporti sonori o videomagnetici ceduti, anche gratuitamente, in unica confezione, unitamente a giornali quotidiani, periodici e libri
Aumentano le accise
Non aspetta invece, l’arrivo del nuovo anno l’aumento delle accise sugli alcolici utili a coprire finanziariamente il decreto scuola. Il rincaro infatti graverà sull’acquisto di bevande alcoliche già a partire del 10 ottobre 2013 e proseguirà in altre due fasi: primo gennaio 2014 e primo gennaio 2015. L’associazione Assobirra denuncia un continuo aumento del carico fiscale che dal 2004 a oggi ha toccato un +114%.
Il decreto lavoro porta con sé l’aumento delle tasse sulle sigarette elettroniche e tutti i loro accessori. A partire dal primo gennaio 2014 infatti entrerà in vigore un’imposta di consumo del 58,5% sulle sigarette elettroniche, ma anche su batterie, ricariche ed essenze.
A coprire il decreto sugli ecobonus contribuisce anche l’aumento dell’aliquota fissa sui distributori automatici di bevande e alimentari. A partire del primo gennaio del 2014 l’aliquota salirà dal 4 al 10% interessando
le somministrazioni di alimenti e bevande effettuate mediante distributori automatici collocati in stabilimenti, ospedali, case di cura, uffici, scuole, caserme e altri edifici destinati a collettività
Addizionali Irpef
Per qualcuno era prevedibile, per altri cosa certa. L’abolizione dell’IMU ha comportato l’aumento dell’addizionali Irpef da parte dei comuni intenti a sopperire come possono il mancato gettito proveniente dall’IMU. Sono 1.989 su un totale di 8.096 i Comuni italiani che hanno deciso di adottare l’addizionale Irpef per dare ossigeno alle proprie casse.
Tra questi 267 adotteranno l’aliquota massima, pari allo 0,8% senza prevedere alcuna esenzione o aliquote scaglionate a seconda del reddito. Altri 164 Comuni invece, hanno deciso di applicare l’aliquota massimo dello 0,8%, ma prevedendo anche di riconoscere delle esenzioni a seconda del reddito. (Per approfondire: Addizionali Irpef in aumento: 260 Comuni applicano l’aliquota massima. Ecco la tabella)
Service tax
Con il nuovo anno farà il suo debutto anche la Service tax, la tassa introdotta dal governo per sopperire al mancato gettito per l’abolizione dell’IMU. La tassa, che dovrà essere definita con maggior chiarezza in sede di legge di stabilità, peserà da una parte sugli immobili, e dall’altra sui servizi di smaltimento rifiuti. Al momento l’unica notizia certa sulla Service tax è che oltre a pesare sul proprietario di casa interesserà, in piccola parte prometto il governo, anche gli affittuari.