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Iva 2013: novità sulla numerazione delle fatture. Ecco la guida alla compilazione
venerdì 11 gennaio 2013, di
Sembra non aver trovato conferma l’interpretazione della legge di stabilità secondo cui le fatture, all’inizio del nuovo anno, non dovrebbero ripartire da 1, ma seguire la numerazione dell’anno appena concluso. Nei giorni scorsi, infatti, era uscita la notizia che, secondo la legge di stabilità, le fatture non devono ripartire da 1 ogni anno, ma iniziare la numerazione con la nascita dell’azienda e continuare all’infinito seguendo la crescita dell’impresa. Notizia, questa sulla numerazione delle fatture, che aveva destato subito preoccupazione, soprattutto per tutte le imprese e liberi professionisti che, con lo scoccare del nuovo anno, avevano iniziato a numerare la fatture partendo da 1.
Con la risoluzione n. 1/E l’Agenzia delle Entrate ha, di fatto, smentito la precedente interpretazione della legge di stabilità relativa alle fatture. L’agenzia ha disposto che le fatture non debbano necessariamente ripartire da 1; è infatti prevista anche una numerazione che conservi la continuità con le fatture precedenti, purchè si adotti un sistema di numerazione delle fatture che ne indichi l’anno di emissione.
Prima versione
La norma su cui si è creato l’interrogativo legato alle fatture è nella legge n. 218/2012 introdotta a partire dal primo gennaio scorso. La norma disponeva che la fattura contenesse un numero progressivo che ne permettesse l’identificazione in modo univoco. Nella nuova versione dell’articolo 21, comma 2, lettera b della legge di stabilità non si fa più riferimento alla numerazione delle fatture in base all’anno solare.
Versione attuale
Con la risoluzione diffusa dall’Agenzia delle Entrate si apprende che l’univoca identificazione rischiesta per le fatture può essere assicurata in due diverse modalità:
- Adottando una numerazione progressiva delle fatture, che parta cioè dalla nascita dell’azienda e ne segua lo sviluppo senza l’azzeramento del conteggio delle fatture ad ogni inizio di nuovo anno.
- La seconda opzione prevede che si mantenga una numerazione di fatture legata all’anno solare introducendo, però, anche l’indicazione dell’anno che assicuri l’univoca identificazione delle fatture. In sostanza, seguendo questa seconda opzione l’indicazione dell’anno costituisce una serie: la prima fattura dell’anno sarà la n. 1/2013 e l’ultima sarà la n. x/2013
Perplessità
In realtà, emergono delle perplessità sulla reale utilità di questi accorgimenti per l’idetificazione univoca delle fatture. Nella seconda opzione sopra esposta sembra, infatti, superflua l’indicazione dell’anno solare, perché la sua assenza non fa venir meno il requisito dell’identifaczione univoca, da sempre assicurata dalla data di emissione. Il nostro sistema di fatturazione prevede comunque la presenza di più elementi, ognuno dei quali assicura il carattere unico di tale fattura, primo tra tutti la data di emissione che rappresenta infatti un elemento obbligatorio nelle fatture.
In conclusione
L’Agenzia delle entrate è intervenuta ribadendo che l’identificazione univoca delle fatture, voluta dalla legge di stabilità, è garantita sia dal sistema di numerazione progressivo, indipendente dall’anno solare, sia tramite l’indicazione della data o qualunque altro codice.
In sostanza, quindi, nessuna grande modifica rispetto all’anno passato. Resta quindi la possibilità di adottare una numerazione delle fatture senza soluzione di continuità, a seconda delle esigenze aziendali. La scelta di tale opzione, potrebbe infatti essere dettata da esigenze di coordinamento di un gruppo di società composto anche da aziende europee; in casi come questo l’Assosoftware consiglia di numerare la fatture partendo da 1 e proseguendo con la numerazione progressiva fino al 2014.